Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Home » Cronaca

Caso Palamara, l’ex magistrato Roberti: “Così il Governo Renzi tentò di influenzare le nomine nel Csm”

Immagine di copertina
Franco Roberti e Matteo Renzi

Il Governo Renzi cercò di influenza le nuove nomine nel Consiglio superiore della magistratura (Csm) per far spazio a magistrati ritenuti più “sensibili” al potere politico. Lo scrive in un post su Facebook Franco Roberti, ex magistrato e procuratore nazionale Antimafia, recentemente eletto al Parlamento europeo nelle file del Partito democratico.

Roberti interviene così sul caso Palamara, l’inchiesta sulla corruzione interna al Csm che sta scuotendo la magistratura italiana [qui un riassunto della vicenda]. L’ex magistrato si sofferma in particolare il ruolo del Pd, partito di cui adesso è militante e che all’epoca dei fatti era al governo sotto la guida di Matteo Renzi.

“Un mio pensiero, da ex Magistrato e Procuratore Nazionale Antimafia, sul caso Palamara e CSM”, scrive Roberti.

Nel 2014, racconta l’ex procuratore nazionale Antimafia, “il governo Renzi, all’apice del suo effimero potere, con decreto legge, abbassò improvvisamente, e senza alcuna apparente necessità e urgenza, l’età pensionabile dei magistrati da 75 a 70 anni”.

“Quella sciagurata iniziativa”, osserva Roberti, “era palesemente dettata da un duplice interesse: 1) liberare in anticipo una serie di posti direttivi per fare spazio a cinquantenni rampanti (in qualche caso inseriti in ruoli di fiducia di ministri, alla faccia della indipendenza dei magistrati dalla politica). 2) tentare di influenzare le nuove nomine in favore di magistrati ritenuti (a torto o a ragione) più ‘sensibili’ di alcuni loro arcigni predecessori verso il potere politico”.

“Il disegno è almeno in parte riuscito perché da allora, mentre il Csm affannava a coprire gli oltre mille posti direttivi oggetto della ‘decapitazione’, si scatenava la corsa selvaggia al controllo dei direttivi, specie delle procure”, sottolinea l’ex magistrato, prossimo eurodeputato del Pd.  “Il caso Palamara ne è, dopo cinque anni, la prova tangibile, sebbene temo sia soltanto la punta dell’iceberg”.

“Chiedo alla libera informazione (sperando che esista ancora) di non perdere l’attenzione su questo scandalo”, conclude Roberti. “Chiedo al Partito Democratico, finora silente, di prendere una posizione di netta e inequivocabile condanna dei propri esponenti coinvolti in questa vicenda, i cui comportamenti diretti a manovrare sulla nomina del successore di Giuseppe Pignatone sono assolutamente certi, se vuole essere credibile nella sua proposta di rinnovamento e di difesa dello stato costituzionale di diritto dell’aggressione leghista”.

Il caso Palamara e la bufera che sta scuotendo il Consiglio Superiore della Magistratura

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Le cade un gatto nero in testa dal terzo piano: l’ex allieva di Amici Zita Fusco ricoverata per trauma cranico
Cronaca / Arriva il codice Ateco per prostitute ed escort
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Le cade un gatto nero in testa dal terzo piano: l’ex allieva di Amici Zita Fusco ricoverata per trauma cranico
Cronaca / Arriva il codice Ateco per prostitute ed escort
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Femminicidio Ilaria Sula: "Mark Samson si è disfatto del cadavere con l'aiuto di un complice"
Cronaca / Mark Samson è uscito con due turiste dopo l'omicidio di Ilaria Sula
Cronaca / Il Governo Meloni vieta la cannabis light: “Così distrugge un settore da 2 miliardi di euro”
Cronaca / Mark Samson: "Ilaria Sula si era iscritta a Tinder, ho perso la testa"
Cronaca / Bambino muore nel camper incendiato, il padre che tentò di salvarlo accusato di omicidio colposo
Cronaca / Elena Cecchettin sulla sentenza di Filippo Turetta: "Pericolosa"
Cronaca / Tombe rimosse al cimitero dei feti a Brescia, due dirigenti del Comune rischiano il processo