Caso Ferragni-Balocco, anche la procura di Prato apre un’inchiesta: “Atto dovuto”
Nuovo capitolo nella vicenda Balocco-Chiara Ferragni: la procura di Prato ha aperto un fascicolo modello 45, cioé senza ipotesi di reato e senza indagati. Lo riportano Il Tirreno e La Nazione, spiegando che la procuratrice facente funzione Laura Canovai ha aperto l’inchiesta come atto dovuto a seguito dell’esposto che l’associazione di consumatori Codacons ha presentato all’autorità giudiziaria nelle varie città italiane. Intanto, secondo il Corriere della Sera, l’imprenditrice digitale starebbe preparando un team di professionisti per affrontare le conseguenze (legali e di immagine) del caso Balocco e uova di Pasqua.
Come riporta il Corriere della Sera, lo staff di Ferragni starebbe creando una sorta di “unità di crisi” per aiutarla a superare questa fase della sua carriera. Il quotidiano di via Solferino riporta che, secondo indiscrezioni non smentite, l’imprenditrice digitale si sarebbe rivolta allo studio Gianni e Origoni per far fronte alle eventuali questioni legali, societarie e civilistiche derivanti dalla vicenda, nonché all’avvocato Marcello Bana per gli aspetti di diritto penale. Invece, sulla comunicazione e web reputation – non meno importante per un’influencer – si sarebbe affidata a Community, guidata dal Ceo e fondatore Auro Palomba: l’obiettivo è ridare credibilità alla sua immagine.
Sempre secondo il Corriere della Sera, a livello imprenditoriale il team avrà il compito di salvaguardare i contratti di Ferragni con i molti brand internazionali. Nei giorni scorsi Safilo ha deciso di interrompere la collaborazione con l’influencer, avviata nel 2021 per la creazione degli occhiali del marchio Chiara Ferragni.