Caso Delmastro-Donzelli, la procura indaga contro ignoti per rivelazioni e utilizzo di segreto d’ufficio
Caso Delmastro-Donzelli, la procura indaga contro ignoti per rivelazioni e utilizzo di segreto d’ufficio
Il fascicolo aperto dalla Procura sul caso Delmastro-Donzelli per rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio cambia ancora. L’inchiesta, infatti, come riporta Repubblica, non è più a modello 45.
Il fascicolo era stato aperto lo scorso 1 febbraio dopo l’esposto presentato dal parlamentare dei Verdi, Angelo Bonelli, dove il reato di rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio era solo ipotizzato. In cosa consiste dunque il cambio di modello?
In fase iniziale, si trattava appunto di un modello 45, cioè quello in cui i pm inseriscono fatti che non sono ritenuti reato e che, dunque, non vedono persone indagate. Ci sono poi altri due tipi di fascicolo, il modello 21, in cui ci sono le ipotesi di reato e persone indagate, e il modello 44, in cui ci sono le ipotesi di reato ma non si conoscono i responsabili.
L’inchiesta sul caso del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro e del vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli dunque passa da un modello 45 al 44, visto che le ipotesi di reato sono a carico di ignoti.
L’inchiesta riguarda le rivelazioni fatte alcuni giorni fa alla Camera dal deputato di Fratelli d’Italia Donzelli sul caso Cospito. Donzelli ha infatti letto in aula le conversazioni avvenute tra l’anarchico e i boss della mafia al 41bis. In quell’occasione Donzelli aveva attaccato i deputati del Pd accusandoli di “stare con i terroristi”.
Secondo il Pd, le intercettazioni lette da Donzelli erano trascritte in documenti riservati e non disponibili per i deputati. Il Partito democratico ha chiesto le dimissioni di Donzelli. Il leader del M5s Giuseppe Conte ha invece chiesto le dimissioni sia di Donzelli sia di Delmastro.