Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:41
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

CasaPound vince la causa contro Facebook. Il giudice ordina: “Riattivare subito la pagina cancellata”

Immagine di copertina

Il Tribunale Civile di Roma dà ragione a CasaPound e ordina a Facebook l’immediata riattivazione della pagina rimossa lo scorso 9 settembre.

Questa la decisione dei giudici, chiamati a pronunciarsi sul ricorso presentato da CasaPound contro il social di Mark Zuckerberg.

Per il tribunale la cancellazione della pagina del movimento è illegittima. La giudice Stefania Garrisi nella sentenza parla di “accoglimento totale” del ricorso.

Ma non è tutto: il Tribunale di Roma ha anche obbligato Facebook a risarcire le spese legali a CasaPound, liquidate in 15mila euro. Facebook dovrà anche pagare una penale di 800 euro al giorno finché non riattiverà la pagina Facebook del movimento.

Dal 9 settembre, i profili ufficiali dell’organizzazione di estrema destra non sono raggiungibili su Facebook, così come quelli di numerosi responsabili nazionali, locali e provinciali, compresi quelli degli eletti in alcune città italiane.

Facebook aveva motivato così la sua decisione: “Le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono non trovano posto su Facebook e Instagram. Candidati e partiti politici, così come tutti gli individui e le organizzazioni presenti su Facebook e Instagram, devono rispettare queste regole, indipendentemente dalla loro ideologia. Gli account che abbiamo rimosso oggi violano questa policy e non potranno più essere presenti su Facebook o Instagram”.

Sentito da TPI, un responsabile di Facebook Italia aveva dichiarato: “Il principio che abbiamo utilizzato non è stato solo quello delle violazioni delle nostre policy, che comunque ci sono state e che sono state puntualmente segnalate ai titolari dei profili e delle pagine, ma in generale il fatto che i principi che loro difendono e le azioni che loro svolgono anche all’esterno della piattaforma sono di odio organizzato e di attacco contro alcune categorie: parliamo di odio contro persone per la loro religione, per la loro razza, per la loro sessualità. Parliamo, insomma, di organizzazioni che hanno un’ideologia che è contraria a termini e condizioni di Facebook. È una scelta che non riguarda solo l’Italia ma anche altri paesi dove si sono presentati casi simili”.

Il Tribunale civile di Roma, però, ha dato ragione a CasaPound.

Leggi anche:
Casapound oscurata sui social. Facebook Italia a TPI: “Abbiamo bannato il fascismo”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Delitto di Pierina Paganelli, arrestato il vicino di casa Louis Dassilva
Cronaca / Terremoto L’Aquila, niente risarcimenti per i parenti degli studenti morti: “Condotta incauta”
Cronaca / Reggio Calabria, due feti morti trovati in un armadio: 24enne indagata per duplice infanticidio
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Delitto di Pierina Paganelli, arrestato il vicino di casa Louis Dassilva
Cronaca / Terremoto L’Aquila, niente risarcimenti per i parenti degli studenti morti: “Condotta incauta”
Cronaca / Reggio Calabria, due feti morti trovati in un armadio: 24enne indagata per duplice infanticidio
Cronaca / Meteo, l’anticiclone africano Caronte arriva sull’Italia: sarà la settimana più calda dell’anno
Cronaca / Ferrovie dello Stato, Donnarumma: “Siamo di fronte a sfide importanti per i servizi ai passeggeri”
Cronaca / Meteo, caldo insopportabile sull’Italia: sarà il weekend più torrido dell’anno
Cronaca / Meteo, Italia divisa in due: temporali al Nord, caldo estremo sul resto della Penisola
Cronaca / Ecco il nascondiglio di Giacomo Bozzoli
Cronaca / Nascosto nel cassettone, l'arresto e le lacrime: così è stato trovato Giacomo Bozzoli
Cronaca / Giacomo Bozzoli è stato arrestato: si trovava nella sua villa di Soiano