Cassazione: “I Casamonica sono un’associazione di stampo mafioso”
La Corte di Cassazione il 30 aprile ha stabilito che il clan Casamonica è “un’associazione di stampo mafioso”.
A stabilirlo è stata la terza sezione penale della Cassazione, che in una sentenza depositata oggi, 30 aprile, ha dichiarato inammissibili i ricorsi di 18 indagati, alcuni dei quali appartenenti appunto ai Casamonica, contro l’ordinanza del Riesame di Roma che a luglio aveva confermato le misure cautelari in carcere disposte dal gip per associazione mafiosa e associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
Nel documento della Cassazione si legge che: “Con specifico riferimento all’associazione di cui all’articolo 416 bis il tribunale ha ricostruito la sussistenza del sodalizio vagliando attentamente i plurimi elementi indiziari costituiti dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, dagli interrogatori resi dalle presunte persone offese dell’associazione e dalle molteplici conversazioni intercettate nel corso delle indagini”.
“Tali elementi sono idonei a dimostrare non solo la sussistenza dell’associazione di stampo mafioso, ma anche la partecipazione dei singoli indagati al sodalizio medesimo”.
I giudici hanno anche ricordato che “collaboratori di giustizia” hanno “concordemente ricostruito l’organizzazione del sodalizio criminoso e hanno identificato i ruoli svolti all’interno dello stesso da ciascun componente, segnalando talvolta lo svolgimento di una mansione specifica e immutata (si pensi a Casamonica Giuseppe, vertice del sodalizio), talaltra l’interscambiabilità delle funzioni svolte dai singoli sodali (riscossione del denaro, utilizzo di metodi intimidatori, contatti con le persone offese dai reati-fine, ingresso nella base logistica del clan)”.