“Hai i neuroni di un cercopiteco”, “Cretino”: a Cartabianca va in scena una lite furibonda tra Andrea Scanzi e il prof no vax Contri | VIDEO
Lite furibonda tra Andrea Scanzi e il prof no vax Contri a Cartabianca | VIDEO
Lite furibonda a Cartabianca, il programma d’approfondimento in onda nella serata di martedì 14 dicembre su Rai 3, tra il giornalista Andrea Scanzi e il prof no vax Alberto Contri.
Tutto è iniziato quando Contri, membro del gruppo no Green Pass “Dubbio e precauzione”, ha dichiarato: “Questa non è una pandemia, ma una sindemia. Una patologia che prende soprattutto gli anziani. Non mi fido di questo tipo di vaccino, aspetto quello proteico”.
Alle dichiarazioni di Contri sono seguite quelle di Scanzi, che ha replicato: “Questo non sa niente di scienza, né sa di cosa stia parlando, né dove sia ora”.
La situazione, però, è ben presto degenerata quando è intervenuto Antonio Caprarica, il quale ha criticato le posizioni di Contri dicendosi favorevole ai vaccini anti-Covid.
Contri ha quindi attaccato sul piano personale Caprarica, ricordandogli la vicenda delle “spese pazze” in cui era stato coinvolto quando aveva lasciato la Rai, con il giornalista che ha dato del “cialtrone” al docente.
La vera e propria scintilla si è accesa quando Contri ha dichiarato che i morti per fumo meritano più attenzione dei decessi legati al Covid.
“Basta guardare te per capire l’emergenza, fenomeno. Hai i neuroni di un cercopiteco” ha dichiarato Scanzi con Contri che, dopo essersi alzato più volte dalla sedia minacciando di andarsene, ha abbandonato lo studio affermando: “Basta, io con questo cretino non ci sto. Stupido, mascalzone”.
La conduttrice del programma, Bianca Berlinguer, che con fatica ha tentato di sedare la rissa ha infine ripreso Contri dicendogli semplicemente: “Guardi che sta uscendo dalla parte sbagliata”.
La giornalista, proprio di recente, aveva dichiarato che la sua trasmissione, contrariamente da quando deciso da altri programmi, avrebbe continuato a dare voce anche ai no vax perché “il pluralismo dell’informazione è un bene primario”.