Giallo di Caronia, gli amici della famiglia Mondello: “Viviana alternava momenti di agitazione e di tranquillità. Trovava conforto nella Bibbia”
Caronia, amici di Viviana: “Alternava momenti di agitazione e serenità”
Mentre si attendono i risultati completi dell’autopsia sul piccolo Gioele, il bambino di 4 anni scomparso lunedì 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi a Caronia, continuano ad arrivare testimonianze di amici e familiari della dj di origini torinesi, trovata morta ai piedi di un traliccio dell’autostrada Messina-Palermo. “Viviana aveva dei momenti di agitazione e dei momenti di serenità: non era semplice capire di cosa avesse bisogno o fino a che punto”, ha dichiarato a Il Fatto Quotidiano Emanuele Bonfiglio, amico e datore di lavoro di Daniele Mondello, marito di Viviana e padre del piccolo Gioele.
Nelle settimane precedenti al 3 agosto, i vicini di casa hanno visto la dj con in mano una Bibbia, mentre camminava di fronte la chiesa di Venetico, a Messina. Viviana, è stato scoperto dopo, soffriva di crisi mistiche e paranoia: ma nei suoi ultimi giorni di vita sembrava stare decisamente meglio. “Era andata in gita al mare col marito e il figlio a Patti, erano sereni”, ha fatto sapere Pietro Venuti, legale della famiglia Mondello. Bonfiglio ha spiegato inoltre come ha conosciuto i Mondello: Daniele, dopo aver smesso di andare in tournée per le serate da dj con l’obiettivo di stare più vicino alla moglie, aveva iniziato a lavorare per la sua ditta di trasporto anziani e disabili. “Già prima del lockdown aveva deciso di non lavorare più per starle ancora più vicino”, ha raccontato l’amico.
Mondello ha anche acquistato una casa a Tremonti, un quartiere a nord di Messina, vicino alla casa di famiglia dei suoi: “Quando Daniele era al lavoro, interveniva il padre di lui o la sorella, se c’era bisogno, ma giustamente hanno considerato che non era conveniente fare ogni volta più di 20 chilometri”, ha detto Bonfiglio. Però, nel momento del cambio di casa e della vendita dell’appartamento a Venetico, Viviana aveva bloccato tutto. “Daniele ha provato di tutto per starle accanto. Si rivolgeva al suocero perché era Viviana la parte forte della coppia. Decideva tutto lei. Quando lei aveva questi momenti, Daniele era spaesato. Alternava momenti. Stava bene, era lucida, poi si riagitava. Daniele pensava che almeno stare col bambino la confortasse”, ha aggiunto Bonfiglio.
Negli ultimi tempi, ha aggiunto l’amico di famiglia, Viviana era sempre più magra e triste. “Spariva per qualche ora senza portarsi il cellulare”, ha concluso. Ma tornava sempre a casa. Ecco perché in quel 3 agosto Daniele non si è allarmato subito. L’epilogo di quel giorno, però, lo conoscono tutti: Viviana è morta, cadendo dal traliccio dell’autostrada dove poco prima aveva avuto un incidente. L’esatta dinamica dei fatti è ancora al vaglio degli inquirenti.
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