Cardedu (Nuoro), incendiata l’auto del sindaco Matteo Piras. Lui commenta: “Non mi arrendo, vado avanti”
La vettura completamente distrutta
Cardedu (Nuoro), incendiata l’auto del sindaco Piras. Lui: “Vado avanti”
Altro episodio inquietante durante la notte in provincia di Nuovo: dopo l’attentato contro la sede del Pd a Dorgali è stata incendiata l’auto di Matteo Piras, sindaco di Cardedu, località costiera dell’Ogliastra. La vettura, una Audi A4, era parcheggiata sotto l’abitazione del primo cittadino.
L’episodio è avvenuto nel cuore della notte, intorno alle ore 3.20. L’auto è stata completamente distrutta, nonostante l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco del distaccamento di Lanusei. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Jerzu.
Matteo Piras, 40 anni, ingegnere, una compagna e un figlio, è stato eletto tre anni fa con una lista civica, unico candidato del paese.
Il governatore Solinas: “Atto vile, gesto criminale”
Le reazioni all’attentato al sindaco di Cardedu non si sono fatte attendere. Il governatore della Sardegna Christian Solinas, in merito all’atto intimidatorio contro il primo cittadino, ha dichiarato: “Esprimo a nome mio e di tutta la Giunta la totale solidarietà e la più sentita vicinanza al sindaco di Cardedu, Matteo Piras, per il vile attentato subito la scorsa notte. Questo gesto criminale è ancor più deprecabile poiché messo in atto nei confronti di un amministratore pubblico che con coraggio, quotidianamente, è impegnato per la sua comunità”.
Il sindaco: “Non mi arrendo, vado avanti”
All’Ansa il sindaco Matteo Piras ha parlato di gesto “inaspettato” e si è detto pronto ad andare avanti. “Un gesto assurdo totalmente inaspettato, ma io – sono state le parole del primo cittadino – non mi arrendo, andrò avanti, la democrazia non può finire con questi atti altrimenti vivremmo nella giungla”.
“Il modo per farmi conoscere le problematiche sarebbe dovuto essere un altro: venire a dirmelo a voce, in maniera civile. Vivo in mezzo ai miei concittadini, mi avrebbero potuto fermare anche per strada: avremmo chiarito in questo modo”, ha proseguito Piras.
“Non so davvero cosa pensare, so solo che stiamo lavorando duramente – ha proseguito – stiamo portando a compimento il piano urbanistico comunale che sarà pronto tra un mese. Sono in atto i lavori fermi dal 1951 dopo l’alluvione di Gairo. Davvero non so cosa pensare, so solo che è un atto gravissimo e lavorare in questi paesi sta diventando difficile”.