Carabiniere ucciso a Roma, la lettera di Natale Hjorth alla madre: “Scusami, nessuno è perfetto”
Nella missiva dei mesi scorsi il giovane americano accusato di omicidio parlava dei suoi comportamenti
Carabiniere ucciso a Roma, la lettera di Natale Hjorth alla madre
Spunta una lettera di Gabriel Natale Hjorth, il ragazzo americano in carcere con l’accusa di aver ucciso a Roma il carabiniere Mario Cerciello Rega la notte tra il 25 e il 26 luglio scorso, in cui il giovane chiede scusa alla madre per aver scatenato una rissa. Il giovane ha scritto alla donna nei mesi scorsi, per chiederle scusa dei suoi comportamenti.
“Cara mamma, voglio scusarmi ancora per la rissa che ho scatenato l’ultima volta che sono stato qui. Mi pento veramente di quello che ho detto e per il modo in cui mi sono comportato nei tuoi confronti”, è il messaggio del ventenne.
La lettera di natale Hjorth alla madre è stata depositata in vista dell’udienza davanti al tribunale del Riesame che era fissata per oggi ma a cui i difensori del giovane accusato di concorso nell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Cerciello Rega hanno rinunciato.
“Nessuno è perfetto – proseguiva il giovane nella missiva – e tu mi hai dato una mano più di ogni altro in questa famiglia. Mi dispiace molto aver sottolineato le tue pochissime imperfezioni, specialmente perché io ne ho così tante. Ti amo con tutto il cuore e un giorno te lo dimostrerò completamente”, concludeva il californiano difeso dagli avvocato Francesco Petrelli e Fabio Alonzi.
Il ragazzo americano resta in carcere
Natale Hjorth è accusato di concorso in omicidio assieme a Finningan Lee Elder. Natale resta in carcere dopo aver rinunciato all’udienza del Riesame (che avrebbe dovuto valutare la sua istanza di scarcerazione). “Una decisione – ha spiegato l’avvocato Francesco Petrelli – perché la Procura ha depositato nuovi atti al ridosso dell’udienza e il nostro assistito ne ha avuto conoscenza dalla tv. La Procura inoltre ci ha comunicato che c’è ancora attività istruttoria in corso e noi a serve tempo per analizzare con i nostri consulenti i documenti agli atti”.
La difesa fa riferimento anche ai risultati preliminari dell’attività del Ris che ha individuato impronte di Natale sul pannello del controsoffitto della stanza dell’albergo dove alloggiava con Elder e dove è stato nascosto il coltello utilizzato per colpire il carabiniere.
L’avvocato Massimo Ferrandino, intanto, legale della famiglia del vicebrigadiere Mario Cerciello, ha commentato così la decisione dei difensori di Natale Hjorth di rinunciare all’udienza del Riesame: “La difesa di Natale ha rinunciato a proseguire sulla strada del Riesame, evidentemente c’erano elementi consistenti. Le impronte sono state abbastanza rilevanti, ha pesato un po’ tutto. Facciamo terminare l’ottimo lavoro che sta portando avanti la Procura di Roma”.