Carabiniere ucciso a Roma, la telefonata al 112 per denunciare furto e ricatto: “Mi hanno rubato la borsa, sono scappati” | AUDIO
Un'importante registrazione nel caso dell'omicidio
Carabiniere ucciso a Roma, spunta l’audio della telefonata al 112
Spunta un’importante registrazione audio di una telefonata nella vicenda del carabiniere ucciso a Roma la notte tra il 25 e il 26 luglio. Si tratta della chiamata al 112 di Sergio Brugiatelli, l’uomo avvicinato dagli studenti americani accusati dell’omicidio del militare 35enne, originario di Somma Vesuviana.
Quella notte il 47enne è stato derubato dello zaino da parte dei ragazzi, e il furto ha innescato l’operazione sfociata nella morte del vice brigadiere. I due giovani avrebbero rubato il borsello all’uomo come ritorsione per una dose di aspirina spacciata per cocaina.
Carabiniere ucciso a Roma, l’audio della telefonata per denunciare furto e ricatto
L’audio della telefonata spuntato oggi conferma che il 47enne Brugiatelli ha davvero contattato il 112, proponendo ai militari dell’Arma di farsi trovare al posto suo al momento della restituzione del suo borsello. A contattare i carabinieri, emerge dalla registrazione, è inizialmente una donna spiegando che accanto a lei c’era una persona derubata a cui i ladri chiedevano tra gli 80 e i 100 euro per riavere la borsa. Poi la donna ha passato il telefono a Brugiatelli, che ha raccontato come sarebbero andate le cose.
“Buonasera, mi hanno rubato la borsa, sono in piazza Gioacchino Belli, questi ragazzi mi hanno chiesto il riscatto dei soldi. Devo fare una denuncia: dentro avevo documenti, patente, codice fiscale, soldi”, sono le parole nella chiamata al 112.
E ancora: “Se potete venire vi do il numero, se potete rintracciarli… mi sono anche scappati… a piedi”. Poi la richiesta di indicazioni da parte del 112: dove si trova lei? “A piazza Gioacchino Belli. Ho una bicicletta grigio, mi vedete davanti al bar… sono in pantaloncini blu, scarpe bianche. Vi do il numero e provate a chiamare”. “Attenda lì, stiamo arrivando”, la risposta dei carabinieri.
Stando a quanto ricostruito finora i due americani accusati dell’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega avrebbero detto a Brugiatelli che gli avrebbero restituito il suo borsello solo in cambio di 100 euro e un grammo di cocaina. In seguito però all’appuntamento si sono presentati i carabinieri, il vice brigadiere che ha perso la vita e il suo collega Andrea Varriale. I due militari, dopo essersi qualificati, sono stati aggrediti con ferocia. Cerciello è morto dopo essere stato colpito con 8 coltellate, da Finnegan Lee Elder, 19enne di San Francisco.