Massacra il cane del vicino a colpi di forbici perché insegue le sue galline
Johnny è sfuggito al controllo della padrona e, ancora con il guinzaglio al collo, si è lanciato all'inseguimento degli animali
Ha visto quel cane rincorrere le sue galline e gli è salito il sangue al cervello. Così un uomo di Copparo, comune in provincia di Ferrara, al confine con il Polesine, ha deciso di ucciderlo: ha preso un paio di forbici, ha raggiunto il cane e lo ha massacrato.
Johnny era un cane da caccia, uno springer spaniel inglese. Secondo la ricostruzione dei fatti, pare che il cane sia sfuggito dal controllo della padrone e, con il guinzaglio penzolante al collo, si sia lanciato all’inseguimento delle galline, attratto dagli animali che scorrazzavano su un terreno.
L’uomo, essendosi accorto dell’animale nel suo terreno, è uscito di casa con delle grosse forbici da potatura in mano e l’ha raggiunto.
Senza alcuna pietà, l’uomo inferocito si è scagliato contro l’animale indifeso e ha sferrato un numero indefinito di colpi contro il corpo dell’animale a terra, che ha continuato a guaire finché non ha esalato l’ultimo respiro. La scena terribile e raccapricciante è avvenuta sotto gli occhi della padrona di Johnny.
La donna non ha potuto far altro che assistere impotente al massacro del suo amico a quattro zampe. L’unica cosa che ha potuto fare è stato chiamare i carabinieri e sporgere denuncia contro l’uomo che aveva ucciso il suo Johnny.
Un altro episodio cruento ai danni di un cane si è consumato il 9 febbraio 2019 in Umbria, in una frazione di Assisi. Qui un 62enne ha imbracciato una carabina ad aria compressa e ha esploso dei colpi contro un piccolo meticcio che passeggiava per strada.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Santa Maria degli Angeli, l’uomo avrebbe volontariamente sparato al cagnolino dal cancello della propria abitazione. Il piccolo si è trascinato, sanguinante, per qualche metro. Alcuni passanti si sono anche fermati per cercare di soccorrerlo, ma per Chicco – questo il nome del meticcio – non c’è stato nulla da fare.
Ora l’uomo rischia fino a due anni di reclusione.