Calabria, il commissario della Sanità Cotticelli si dimette: “Il piano Covid dovevo farlo io? Non lo sapevo” | VIDEO
Calabria, il commissario della Sanità Cotticelli: “Il piano Covid dovevo farlo io? Non lo sapevo” | VIDEO
La Calabria, con il nuovo Dpcm, è stata inserita nella zona rossa. Eppure i dati sui contagi non sono così allarmanti come in altre parti del Paese. A rendere critica la situazione della Regione è però la fragilità della sanità locale. A finire nel vortice delle polemiche è il commissario della Sanità calabrese Saverio Cotticelli, intervistato ieri, 6 novembre, dalla trasmissione di Rai 3 Titolo V. Un’intervista surreale che ha portato oggi alle dimissioni di Cotticelli, arrivate dopo le parole del premier Conte che aveva chiesto che il commissario venisse subito sostituito.
Nel servizio della trasmissione di Rai 3 Cotticelli è sembrato impreparato, al limite dell’imbarazzato. Il commissario non appare infatti a conoscenza neppure di quali siano le sue competenze, in primis quella di redigere il piano per la gestione dell’emergenza Covid. “Non sono io il responsabile – spiega – si sono dimenticati delle due regioni commissariate, la Calabria e il Molise, e hanno dato l’incarico al presidente della Giunta”.
Recuperato il carteggio, Cotticelli scopre poi nell’imbarazzo generale di essere in realtà lui competente in materia. “La settimana prossima è pronto”. E poi aggiunge sconsolato: “Cosa vuole che le dica, dottore, tanto io domani mattina sarò cacciato”. Parole profetiche. Nel corso dell’intervista, Cotticelli, che era stato nominato dal Governo Conte I, ha mostrato di non sapere neppure quale sia il numero di posti in terapia intensiva in Calabria: “Ne abbiamo 150 già attivati ma siamo pronti ad implementare, adesso non mi ricordo esattamente il numero”.
Poi chiede conforto al sub commissario Maria Crocco: “Quanti posti letto di terapia intensiva abbiamo attivato, Marì”. E lei risponde sconsolata: “Non ne hai attivati, sono quelli che hai previsto nel piano”. A questo punto interviene una terza persona, che sostiene che i posti letto attualmente attivati sono 55, per un totale di 161. Ma quanto il giornalista di Rai 3 chiede quale sia la fonte, l’uomo risponde “No, io faccio un altro mestiere, faccio l’usciere”. Sipario.
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