Brindisi, la città vuota per disinnescare una bomba: evacuazione per oltre 50mila persone
L'ordigno bellico, con 40 kg di tritolo, era stato trovato il 2 novembre nel cantiere di ampliamento di un cinema multisala
Brindisi, evacuazione per disinnescare una bomba
Gran parte della città vuota per consentire agli artificieri di disinnescare una bomba. È quanto accade oggi, domenica 15 giugno, a Brindisi. All’alba nel centro pugliese è iniziata l’evacuazione di una zona rossa per poi dare il via, alcune ore più tardi, alle operazioni di disinnesco di un ordigno bellico che era stato trovato il 2 novembre scorso all’interno del cantiere di ampliamento di un cinema multisala.
La bomba, di fabbricazione inglese, pesa 500 libbre, è lungo un metro e contiene 40 kg di tritolo. Fu sganciata presumibilmente nel 1941. La spoletta dell’ordigno è stata danneggiata durante il ritrovamento.
Quella di Brindisi è la più grande evacuazione della storia. Oltre alle case della zona rossa è stata organizzata l’evacuazione di aeroporto, ferrovie e traffico stradale, ma anche due cliniche (con i degenti trasportati all’ospedale Perrino) e il carcere, con il trasferimento di 217 detenuti in un’ala del penitenziario di Lecce. Stop quindi ad aerei, treni, e traffico automobilistico. Sono stati organizzati centri di accoglienza in 14 scuole.
La città vuota
Dalle 5 del mattino sono stati chiusi i 41 varchi di accesso alla città. Secondo le stime sono quasi 54mila le persone che risiedono nell’area e che entro le ore 8 hanno lasciato le proprie abitazioni. Ma in molti potrebbero aver già lasciato la città in anticipo. Sono più di 1000 gli operatori di forze dell’ordine impegnati nelle operazioni e circa 250 i volontari di protezione civile.
Dopo l’evacuazione, nel pressi del multisala, il cinema Andromeda, è iniziato un briefing per il coordinamento dell’attività di messa in sicurezza della bomba: gli artificieri dell’11esimo reggimento genio guastatori di Foggia hanno quindi avviato le loro attività per la messa in sicurezza e lo spostamento dell’ordigno.
Nelle operazioni di “despolettamento” sono stato impegnati 15 esperti artificieri dell’11esimo reggimento genio guastatori di Brindisi, unità alle dipendenze della brigata Pinerolo. L’attività è stata avviata dopo che dal Centro di coordinamento soccorso presieduto dal prefetto Umberto Guidato, è giunta comunicazione dell’avvenuta evacuazione dell’intera zona rossa, un’area dal raggio di 1.617 metri dal luogo in cui trova l’ordigno bellico.
Per rimuovere il congegno di attivazione della bomba, danneggiato da una ruspa, saranno al lavoro 2 artificieri, mentre altri due monitoreranno la situazione a breve distanza attraverso un robot dotato di una telecamera ad alta definizione. La rimozione della spoletta sarà effettuata con una chiave a razzo. Il resto dell’ordigno, una volta neutralizzato, sarà portato presso una cava di Autigno, alla periferia di Brindisi, e sarà fatto brillare.
In queste ore diverse foto e video sui social network “raccontano” la città di Brindisi vuota per l’evacuazione .