Brindisi, caposala ricuce un cadavere all’obitorio e pubblica le foto sui social: “Sono come una sarta”
Fa discutere lo scatto social di una caposala dell’ospedale Perrino di Brindisi, mentre ricuciva un cadavere all’obitorio. Ago ricurvo, fettuccina da sutura e un bel sorriso. La donna pensava semplicemente di condividere una giornata di lavoro con i propri conoscenti, ma è stata travolta dalle critiche. “Scatti raggelanti”, scrive un utente.
Come racconta il Corriere del Mezzogiorno, negli scatti pubblicati sui social lo scorso 1° maggio – poi rimossi – si vedevano ventri squarciati, braccia distese sul tavolo dell’obitorio e non solo. “Quando ero piccola la sarta mi diceva (in dialetto): “Filo lungo, maestra pazza. Si è avverato tutto””, ha scritto la caposala a commento di una foto.
Non c’è contezza al momento di eventuali procedimenti disciplinari a carico della caposala. “L’argomento è parecchio scivoloso e non so dire se a una caposala sia consentito o meno eseguire la sutura su una salma in obitorio”, commenta il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli. Che aggiunge: “Resto il fatto che le foto scattate con la faccia sorridente davanti al cadavere mi sembrano, comunque, un’offesa al decoro della professione infermieristica, oltre che un gesto di pessimo gusto, per cui l’Ordine degli infermieri potrebbe anche avviare un procedimento disciplinare. Magari, dietro la porta c’erano pure i parenti del defunto a disperarsi per il dolore”.