Bonus benzina: cifra, a chi spetta e come ottenerlo
Bonus benzina: cifra, a chi spetta e come ottenerlo
Non solo la temporanea riduzione del prezzo della benzina e del gasolio. Il governo per contrastare il caro-carburante, un fenomeno spinto dal conflitto in Ucraina ma sulla cui entità si sta anche indagando, ha deciso di attuare anche un bonus benzina. Come si legge sul sito del Governo, si tratta di un buono ceduto “a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore” che per il 2022 non concorre alla formazione del reddito. Questi buoni dovrebbero costituire una sorta di benefit aziendale e, in quanto tale, sarà l’azienda a decidere se corrisponderli ai propri dipendenti o meno. I lavoratori potranno quindi esprimere il proprio interesse in merito, ma non è detto che la richiesta verrà accolta. Come spiega Quotidiano.net, i dettagli verranno verosimilmente definiti nell’ambito di accordi tra sindacati e imprese. Contrariamente ad altri buoni, quello per la benzina non è riservato solo a chi ha l’Isee inferiore a una certa soglia. In linea teorica, possono quindi riceverlo tutti e beneficare di uno sconto quando vanno al distributore.
Il governo ha deciso di mettere mano sulla questione del carburante dopo che in molti distributori il prezzo della benzina aveva superato i due euro al litro, incidendo pesantemente sulle tasche degli italiani. Le ragioni di questo incremento sono in parte dovute al conflitto in Ucraina, ma i pm della procura di Roma indagano per il reato di manovre speculative su merci. C’è, però, chi giudica le decisioni prese insufficienti. Tra questi l’ex ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda che le ha definite “debolissime” e ha proposto una strada alternativa. Secondo il leader di Azione, bisogna “innanzitutto tassare gli extra profitti al 50 per cento e usare i 30 miliardi di euro per portare la benzina a 1,75: la misura costerebbe un miliardo e mezzo al mese. Poi un provvedimento per abbassare ulteriormente il costo dell’energia per aziende produttrici e famiglie. Dobbiamo aumentare il potere di acquisto delle famiglie”.