Il bar fascista a Bologna con il duce sulle bustine di zucchero. “Ma è solo una goliardata”
A Bologna, appena fuori porta, c’è un bar che riporta i clienti indietro nel tempo. Sugli Stradelli Guelfi, quelli che conducono al mare facendo evitare gli ingorghi dell’A14, il “bar Nerini” offre bustine di zucchero e tazzine con stampata la faccia del duce e, qua là, spiccano i vecchi slogan: “Chi osa vince”, “Molti nemici molto onore” e “Grazie a Dio sono italiano”, “Duce sei sempre nel mio cuore”.
Da fuori, il bar è “insospettabile”: un luogo di ritrovo come tutti gli altri, con i muri rossi tipici di Bologna e i tavolini fuori. È solo una volta entrati che ci si accorge della particolarità del bar Nerini, il cui nome però non c’entra con il fascismo, ma è solo il cognome del proprietario, un bolognese di 58 anni che giura che si tratta solo “di una goliardata”.
“Sì, lo so, una volta una signora giovane è venuta qui a prendere il caffè, ha guardato le bustine, mi ha chiesto: ‘È una cosa seria?’. Poi ha scosso la testa e se n’è andata. Pazienza, immagino non ami le battute. Ognuno la pensa come gli pare, c’è libertà di parola.”
E continua: “La mia è soltanto una goliardata, nella mia famiglia sono tutti rossi, ho anche parenti partigiani che oggi, vedendo la situazione politica, si rivolterebbero nella tomba. Mi permetto solamente di scherzarci sopra, ma a livello bonario, la guerra non è bella e ormai è finita”.
Conclude: “Non faccio propaganda. Il mio lavoro è soltanto fare il caffè”.