Cosa è il blindfolding, quando la polizia decide di bendare un sospettato
Si tratta di una prassi eccezionalmente prevista dai regolamenti di polizia
Cosa è il blindfolding, quando la polizia decide di bendare un sospettato
Con la diffusione della foto che ritrae Christian Natale Hjorth – uno dei due presunti assassini del carabiniere Mario Cerciello Rega – bendato, è scoppiato il caos. Molti esponenti della magistratura e della politica, oltre che il popolo del web, hanno sollevato diverse critiche e gridato allo scandalo per via del trattamento che sarebbe stato riservato al 19enne sospettato dell’omicidio del militare 35enne insieme all’amico Elder Finnegan Lee, di 20 anni.
Un’immagine che ha indignato un po’ tutti – eccezion fatta per alcuni esponenti del governo, come il ministro dell’Interno Matteo Salvini – e che ha portato al trasferimento del carabiniere della caserma romana di via in Selci responsabile del bendaggio ad “altro incarico non operativo”. Eppure, secondo quanto spiegato in un articolo dell’agenzia Adnkronos, il blindfolding, cioè il bendaggio di un individuo in stato di fermo o arrestato, sarebbe una prassi che, seppur utilizzata eccezionalmente, è presente nei regolamenti di polizia di alcune nazioni.
Come negli stessi Stati Uniti, dove il bendaggio è utilizzato nei confronti di un arrestato nel caso ci sia il rischio che quest’ultimo tenti di sputare contro gli agenti di polizia, infettandoli con eventuali sue malattie. Ma, per quanto riguarda la pratica del blindfolding, quindi del bendaggio degli occhi, la polizia ne fa ricorso quando, non avendo altri mezzi, mette a confronto un accusato con l’accusatore, al fine che quest’ultimo non possa essere riconosciuto.
Dall’altro lato dell’Atlantico, qui in Europa, il blindfolding è una pratica utilizzata in Olanda nel contesto di operazioni di polizia particolarmente delicate e rilevanti. Per fare un esempio, la polizia di Amsterdam ammanettò e bendò le persone arrestate nel novembre 2017 in una retata contro il Cartello Kinahan, organizzazione che si dedicava al traffico di droga e che si era estesa nel resto dell’Olanda, in Belgio e in Irlanda. Quelle immagini di persone bendate, proprio come oggi, fecero il giro dei media.
Non solo: questa contestata prassi sembra essere utilizzata spesso nel Vecchio Continente, come dimostrato da alcuni rapporti del Cpt, l’European Committee for the Prevention of Torture and Inhuman or Degrading Treatment or Punishment, un organismo del Consiglio d’Europa. In essi si può leggere che “in certi Paesi il Cpt ha riscontrato la pratica di bendare le persone durante il fermo di polizia, in particolare durante gli interrogatori”.