Bimbo ucciso a Roma, Luca Bizzarri: “No a impiccagioni sui social, devono essere i giudici a condannare”
Bimbo ucciso a Roma, Luca Bizzarri: “No a impiccagioni sui social, devono essere i giudici a condannare”
Fa discutere la presa di posizione di Luca Bizzarri sull’incidente di Casal Palocco. Su Twitter il comico si è scagliato contro chi dà “un giudizio su un incidente le cui dinamiche ancora non si sanno”.
Un parere controcorrente rispetto all’ondata di indignazione montata sui social dopo l’incidente avvenuto mercoledì pomeriggio a Roma, in cui ha perso la vita un bambino di cinque anni. A travolgere l’auto in cui il bimbo si trovava con la madre e la sua sorella è stato un Suv Lamborghini, guidato da un gruppo di youtuber che stava registrando una “challenge” per il proprio canale YouTube. Attualmente l’unico indagato è il capo della crew, il 20enne Matteo Di Pietro, per l’accusa di omicidio stradale.
“Sono i nostri tempi: ostentare, essere sopra le righe, dimostrare chissà che per un pugno di like in più”, l’opinione di Francesco Giubilei, giovane commentatore di destra e, fino alla scorsa settimana, consulente del ministro della Cultura Sangiuliano. “Scusi ma lei sa le dinamiche dell’incidente? Perché l’unica ostentazione che vedo qui, fino ad ora, è la sua”, la risposta netta di Bizzarri, “sta dando un giudizio su un incidente le cui dinamiche ancora non si sanno. Non starà mica cercando facile consenso su una tragedia, vero?”. L’attore ha poi invitato ad “andare oltre i titoli” rispondendo all’accusa di Giubilei di difendere gli youtuber, da lui giudicati invece “criminali”.
“Non ho difeso nessuno, genietto. E se colpevoli avranno la punizione che meritano. Poi c’è chi per quattro like che gli aiutino la carriera fa lo sciacallo dall’alto della sua purezza su una tragedia, per quelli la punizione è la loro stessa ridicola posizione sociale”, ha ribadito Bizzarri, che ha continuato a difendere le sue posizioni anche con altri utenti. “Il tempo è malsano non solo perché dei deficienti insultano la vita e si macchiano di un orrore”, ha scritto. “Il tempo è malsano anche per i trogloditi intorno, quelli che ‘non scagliare la prima pietra ha rotto il cazzo’”.
E ancora: “Non ho mai ridotto la gravità, né derubricato a bravata. Ho parlato di noi, non dei ragazzi. Se tu ti senti così moralmente superiore da scagliarla, quella pietra, ho detto che ti invidio. Io no e, pensa che follia, mi aspetto che a condannarli siano dei giudici. Ma io sono fatto così, non amo le impiccagioni sui social, sono fatto strano”.