Bimbo morto per la puntura di un calabrone: i suoi organi hanno salvato 5 vite
Bimbo morto per la puntura di un calabrone: i suoi organi hanno salvato 5 vite
Hanno permesso di salvare la vita di cinque persone gli organi del piccolo Emil, il bambino di nove anni morto mercoledì mattina per la puntura di un calabrone. Il cuore, i reni, il fegato e i polmoni sono stati portati dall’ospedale di Alessandria in cui Emil era ricoverato agli ospedali di Torino, Bologna e Padova, dove sono stati trapiantati a due bambini e a tre adulti.
Il trapianto più complesso è stato quello del fegato, che non ha trovato candidati pediatrici a causa del danno ischemico protratto. Per questo è stato destinato a un paziente adulto di piccola corporatura, cronicamente ricoverato alle Molinette di Torino per uno stato di encefalopatia epatica cronica invalidante. L’intervento, durato più di 12 ore, ha visto l’utilizzo da parte dell’équipe guidata dal professor Renato Romagnoli di una tecnica alternativa di ‘jump graft’ (salto vascolare) sulla vena mesenterica superiore oltre che una ricostruzione dell’arteria epatica.
Anche i reni sono stati trapiantati alle Molinette: a riceverli un uomo e una donna, grazie al ricondizionamento mediante macchine da perfusione fredda, tecnica innovativa di cui il Centro trapianti renali delle Molinette è leader in Italia. Il cuore è stato trapiantato a un bambino all’ospedale di Bologna mentre i polmoni a un bambino a Padova.