Bimbo di 10 anni perde tre dita per l’esplosione di un petardo

Ha perso tre dita un bambino di dieci anni in provincia di Taranto per l’improvvisa esplosione di un petardo artigianale che aveva acquistato poco prima da una donna che è stata rintracciata e denunciata. L’episodio è avvenuto il 28 dicembre. Il ragazzino ha perso il pollice della mano sinistra e due dita della mano destra.
Il bambino, portato inizialmente all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, è stato poi trasportato al Policlinico di Bari dove è stato ricoverato nel reparto di Chirurgia plastica e ricostruttiva. Nell’abitazione della donna sono stati ritrovati altri fuochi d’artificio detenuti illecitamente.
Un caso non isolato, come purtroppo spesso accade a ridosso di Capodanno. È di queste ore la notizia di un ragazzo di 28 anni gravemente ferito ad Anzio, e attualmente in terapia intensiva, colpito alla testa dallo scoppio di un petardo. Secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato un amico della vittima a lanciare il petardo che avrebbe raggiunto il 28enne accidentalmente alla testa.
Proseguono intanto in queste ore i sequestri di botti illegali da parte della Guardia di Finanza in vista del Capodanno: 105mila i fuochi d’artificio sono stati confiscati solo a Milano e nell’hinterland, per un totale di 3,7 tonnellate; oltre 310mila a Roma, per un totale di circa 6 tonnellate.