Biglietti per Juventus-Napoli vietati se sei nato in Campania: la Questura prende le distanze
Biglietti Juventus-Napoli: vietati se sei nato in Campania
Sta diventando un caso la decisione del club bianconero di vietare i biglietti di Juventus-Napoli ai nati in Campania.
Non soltanto ai residenti, quindi, com’è prassi, a eccezione del settore ospite, ma anche a tutti coloro i quali nella regione partenopea hanno anche soltanto visto la luce.
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La squadra campione d’Italia ha pubblicato sul suo sito la comunicazione relativa ai biglietti di Juventus-Napoli, in programma all’Allianz Stadium il prossimo 31 agosto, così come l’ha inviata alle autorità lo scorso 4 agosto.
Una risposta secca alla presa di distanza della Questura di Torino che era arrivata poche ore prima.
La nota della Questura di Torino
La Questura di Torino, infatti, ha smentito di essere stata coinvolta nella decisione che riguarda la partita. “Con riferimento alla notizia apparsa oggi su alcuni organi di stampa, secondo la quale la Questura di Torino avrebbe concordato il divieto di vendita dei tagliandi per la partita Juve-Napoli a chi è nato in Campania, si comunica ufficialmente che tale notizia è del tutto destituita di ogni fondamento. La Questura di Torino non ha mai concordato tale decisione con la società sportiva né intende condividerla”: È la nota pubblicata dalla Questura di Torino che si dissocia dall’avviso pubblicato dal sito ufficiale della Juventus.
L’annuncio, quindi, sarebbe scaturito in autonomia dal club bianconero.
L’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale non ha ancora deciso alcuna determinazione in merito ai biglietti di Juventus-Napoli. La riunione dell’Osservatorio per la seconda giornata di campionato, tra l’altro, non si terrà prima del 20 agosto ed è quella la sede in cui, eventualmente, verranno indicate alcune prescrizioni, in linea con quanto già deciso nelle stagioni precedenti.
La polemica sul Web, anche dell’attore di Gomorra
Sul web, nel frattempo, impazza la polemica sui biglietti Juventus-Napoli. “Questo annuncio è un gravissimo precedente di razzismo pratico applicato”, commenta Gad Lerner su Twitter. “Ma almeno sanno il loro allenatore dove è nato?”, scrive una tifosa sui social, mentre altri si chiedono ironicamente se Maurizio Sarri potrà sedersi in panchina.
Sarri, infatti, l’allenatore della Juve, è toscano ma, incidentalmente, è nato proprio a Napoli. Da qui l’ironia dei commentatori sui social.
Con la decisione di vietare la vendita a chi è nato in Campania dei biglietti per Juventus-Napoli “si arriva alla vergogna, allo schifo e alla tristezza più totale. Il calcio è un gioco e voi lo state distruggendo”. Queste le parole con cui Salvatore Esposito, l’attore partenopeo divenuto famoso con il personaggio di Genny Savastano in Gomorra commenta la decisione della Juventus sul divieto della vendita dei tagliandi.
“Sono nato a Napoli – afferma Esposito in un video su Facebook – e ne sono fiero, sono nato in Campania e ne sono fiero, sono tifoso del Napoli e ne sono fierissimo. Volevo dire agli organi competenti, all’Uefa, alla Fifa, alla Lega Serie A, che fanno lotte contro il razzismo ‘say no to racism’ e poi permettono questo. Ovvero che venga vietata la trasferta non solo ai tifosi di una determinata squadra, perché questo accade tutte le squadre, ma a chi è nato in una determinata zona. E a chi è residente in una determinata Regione, in questo caso la Campania”.
“Di questo passo – conclude – credo si arrivi alla vergogna, allo schifo e alla tristezza più totale. Il calcio è di tutti, dal ragazzino al nonno che vuole e deve andare allo stadio, perché questo è un gioco e voi questo gioco lo state distruggendo”.