Assaltò la sede della Cgil, a processo per devastazione il leader di “IoApro” Biagio Passaro
Biagio Passaro dovrà difendersi in un’aula di tribunale dalle accuse di devastazione e saccheggio: il leader di “IoApro”, il movimento di ristoratori che si opponevano alle restrizioni durante il lockdown, è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Roma per l’assalto alla sede centrale della Cgil avvenuta il 9 ottobre 2021.
In base all’impianto accusatorio della procura l’uomo avrebbe preso “parte attiva alla manifestazione indetta contro il green pass in piazza del Popolo” ed era presente nel “nutrito corteo di manifestanti” che raggiunse e devastò la sede del sindacato in Corso d’Italia.
Passaro era sul palco accanto a esponenti di destra come Giuliano Castellino e Luigi Aronica, che avevano esplicitamente incitato la folla a raggiungere la meta fissata.
Arrivato sul luogo, ha ripreso con “il suo smartphone in una diretta Facebook i disordini e quanto stava accadendo” pronunciando la frase: “L’invasione è incominciata dalla Cgil, stiamo entrando dentro, chissà! Hanno sfondato, siamo dentro la Cgil”.
Durante la diretta, si era ripreso mentre percorreva i corridoi gridando: “Ragazzi! loApro e tutti hanno invaso la Cgil”. Dopo essere uscito dall’edificio, pronunciava ancora frasi del tenore: “Abbiamo sfondato ragazzi! Questo è il primo poi tocca a qualcun altro”.
A dicembre scorso Passaro, al vertice di un gruppo che opera nel settore della ristorazione, era stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Modena con l’accusa di bancarotta fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio.