Lombardia, Bertolaso critica l’Agenzia della Regione: il Pd lo attacca. E Salvini lo vuole candidare sindaco a Roma
“La coda degli anziani fuori dal centro vaccinale di Niguarda per gli errori di Aria che manda 900 convocazioni al posto delle 600 previste è una vergogna! Ho mandato la Protezione Civile ad assisterli, mi scuso con tutti loro!”. Così Guido Bertolaso, coordinatore del piano vaccini della Lombardia, prende posizione, in un post sui social, sulle disfunzioni registrate nell’ospedale del nord milanese.
Le sue critiche all’Azienda regionale per l’Innovazione e gli Acquisti della Regione Lombardia non sono piaciute a Vinicio Peluffo, segretario del Pd regionale: “Bertolaso ci risparmi lo scaricabarile su Aria. È tutta la gestione di Regione Lombardia un disastro senza fine, una ne pensa e cento ne sbaglia”.
“Ma ancor peggio degli errori sui vaccini, sui tamponi o sui numeri, sono i continui rimpalli di responsabilità, gli scaricabarile, quella sindrome da accerchiamento dell’amministrazione che non trova giustificazione alcuna nella realtà”, attacca Peluffo. “E i lombardi, impotenti, assistono a questo stillicidio che pare non avere mai termine. Anzi, ogni giorno si arricchisce di scuse surreali. Oggi per esempio è toccato ad Aria, come se la società fosse avulsa dal comando regionale”.
“La situazione fuori dal Niguarda, con persone anziane in coda è oltraggiosa”, prosegue Peluffo. “Ma quello di oggi è l’ultimo di una lunga serie di episodi vergognosi. Quindi le scuse sì sono più che dovute, ma sono altrettanto opportune le correzioni. Prima ci vaccineremo e prima ne usciremo. È inaccettabile sapere che dosi vitali verranno sprecate per incapacità”.
L’episodio si inserisce sia nel contesto del contrasto al Covid-19, sia nella vicenda delle elezioni amministrative, che – nonostante il rinvio al prossimo autunno – vede ancora una notevole confusione sul fronte dei ricavi. Se proprio oggi Matteo Salvini ha rivelato di aver chiesto a Bertolaso di candidarsi sindaco di Roma (un bis del 2016, quando gli esiti non furono felici), a Milano il centrodestra continua a sfogliare la margherita.
Le parole di Roberto Rasia Dal Polo a TPI descrivono bene uno scenario di forte incertezza, che nella giornata di oggi si è arricchito delle voci su sondaggi riguardanti sia Maurizio Lupi che Giulio Gallera. E, nel contempo, sono sempre di più gli esponenti del centrodestra a suggerire di ricorrere alle primarie per scegliere lo sfidante di Beppe Sala.
Se voltandosi a destra il primo cittadino può vedere un orizzonte ancora privo di sfidanti, alla sua sinistra c’è un certo movimento. Gabriele Mariani, ex consigliere di zona del Pd e oggi candidato sindaco per “Milano in Comune”, incassa anche il sostegno di “Civica AmbientaLista”, cartello che riunisce alcuni dei numerosi comitati attivi in città.