Beniamino Zuncheddu, 33 anni in carcere da innocente in celle piccole e sovraffollate: avrà un risarcimento di 30mila euro
Ovviamente non finirà qui. Quanto all’ulteriore risarcimento previsto per 33 anni di ingiusta detenzione, il legale di Zuncheddu aspetterà il deposito delle motivazioni della sentenza di assoluzione prima di inoltrare la richiesta
Beniamino Zuncheddu ha trascorso 33 anni in carcere da innocente per un triplice omicidio che non ha mai commesso, a causa di un processo basato su una falsa testimonianza, ma ora lo Stato gli ha riconosciuto un risarcimento di 30mila euro. Non per l’intera ingiusta detenzione ma per aver passato più di dieci anni in celle strette e sovraffollate.
La cifra è stata stabilita dal Tribunale di sorveglianza di Cagliari che ha riconosciuto oggi all’ex allevatore, assolto e rimesso in libertà lo scorso gennaio al termine del processo di revisione tenuto a Roma, un risarcimento, come richiesto dal 2016 dal suo legale Mauro Trogu, per aver trascorso oltre dieci anni di detenzione in celle di due metri quadri con altri detenuti che a volte erano costretti a dormire per terra.
Nel gennaio 1991 Zuncheddu fu accusato e poi condannato all’ergastolo per triplice omicidio di tre pastori in un caso che, come spiegò a TPI la Garante dei Detenuti della Sardegna, Irene Testa, “poteva capitare a chiunque”.
“Il dato sconcertante è che con questo provvedimento si riconosce che Beniamino è stato per 10 anni in celle con circa due metri quadri a disposizione, con il bagno non separato da porte e senza acqua calda, con compagni di cella che dormivano a terra”, ha spiegato oggi all’agenzia di stampa Adnkronos l’avvocato Mauro Trogu.
Ovviamente non finirà qui. Quanto all’ulteriore risarcimento previsto per 33 anni di ingiusta detenzione, il legale di Zuncheddu aspetterà il deposito delle motivazioni della sentenza di assoluzione prima di inoltrare la richiesta.