Belluno, famiglia investita sul marciapiede: morto bambino di due anni. Arrestata la 32enne tedesca al volante
Belluno, famiglia investita sul marciapiede: morto bambino di due anni. Arrestata la 32enne tedesca al volante
Una 32enne tedesca è stata arrestata per omicidio stradale plurimo dopo aver travolto una famiglia di cinque persone a Santo Stefano di Cadore, in provincia di Belluno. Nell’incidente, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, sono morte tre persone, tra cui un bambino di due anni. La conducente non è riuscita a spiegare agli inquirenti perché ha perso il controllo dell’auto, un’Audi A3, che ha invaso il marciapiede mentre percorreva un rettilineo.
L’incidente è avvenuto alle 15.45 di giovedì 6 luglio, mentre Marco Antoniello, di 47 anni, e la moglie Elena Potente, 42 anni, passeggiavano lungo via Udine assieme al figlio Mattia, di due anni. Con loro anche i genitori di lei, Mariagrazia Zuin, 64 anni, e Lucio Potente, 67 anni. La famiglia, proveniente da Mestre, si trovava in villeggiatura nella seconda casa di Comelico. L’auto ha colpito in pieno Marco Antoniello e la suocera Mariagrazia Zuin, morti sul colpo dopo essere stati sbalzati a 30 metri di distanza. Colpito anche il passeggino su cui si trovava il bimbo, mentre la madre è stata presa solo di striscio. L’auto ha poi colpito un palo della luce, finendo la sua corsa al centro della carreggiata con la parte anteriore distrutta.
Ai soccorritori le condizioni del piccolo sono apparse subito disperate. Dopo essere stato rianimato sul posto, è stato portato in elicottero all’ospedale di Belluno ma è morto durante il trasporto. La madre e il nonno sono stati portati all’ospedale di Pieve di Cadore, dove sono stati dimessi in serata. Lei ha riportato la frattura della caviglia, mentre il padre, illeso, aveva accusato un malore. Per entrambi, sotto shock dopo la tragedia, è stato attivato il supporto psicologico.
Sotto shock anche la conducente che non è riuscita a spiegare perché abbia perso il controllo dell’auto. Le ipotesi, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, sono la guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope e la distrazione dovuta all’uso del telefonino, posto sotto sequestro assieme all’auto. Per quanto riguarda l’eventuale assunzione di sostanze, si dovranno attendere i risultati dei test.
“È una di quelle notizie che non vorresti mai leggere e che lascia completamente senza parole”, ha commentato il presidente della regione Veneto Luca Zaia. “Una tragedia che colpisce una famiglia, ma anche un’intera comunità. Mi stringo al dolore dei familiari, ai quali porgo le più sentite condoglianze personali e istituzionali”.