Ventimiglia, bimbo di 6 anni ridotto in fin di vita dal compagno della nonna, il dolore del padre: “Deve marcire lentamente”
Bimbo di 6 anni ridotto in fin di vita dal compagno della nonna
È una tragedia assurda quella che si è consumata a Ventimiglia, in provincia di Imperia, in Liguria, dove un bimbo di 6 anni è stato ridotto in fin di vita dal compagno della nonna.
I fatti risalgono al 19 dicembre scorso quando il piccolo è stato trovato nel cortile in via Gallardi, a pochi metri dall’abitazione dell’uomo.
Il compagno della nonna aveva detto di aver perso di vista il bimbo per un paio di minuti e che il piccolo era stato investito da un’auto pirata.
Nella tarda mattinata di mercoledì 28 dicembre si è arrivati alla verità: l’uomo, un pensionato di 70 anni circa, si è presentato al commissariato di Ventimiglia ammettendo di aver picchiato il nipote della compagna.
L’uomo, che è indagato a piede libero per lesioni gravissime, ha dichiarato di aver aggredito il bimbo perché infastidito da lui. Dopo una prima aggressione nell’abitazione, il 70enne avrebbe inseguito il piccolo nel cortile colpendolo più volte con il bastone di una tenda.
Il bambino, ancora ricoverato in prognosi riservata al Gaslini di Genova, ha riportato fratture a otto vertebre e a un braccio, lesioni alla milza e un polmone collassato.
Il dolore del padre
Il padre del piccolo, intanto, si è sfogato su Facebook: “Non riesco a darmi pace. Non posso sopportare che al mio bambino sia stato fatto tutto questo. Ha avuto anche la faccia di venirmi a dirmi in ospedale ‘forza’! Devi marcire lentamente. Dove hai trovato il coraggio di commettere un gesto simile, se questa è la verità! Figlio mio, sto lottando con tutto me stesso per te, per i tuoi diritti, per la tua dignità”.