Il padre gli dà una barretta di cioccolato, bambino la mangia e muore
Raffi Pownall, 11 anni, era gravemente allergico al latte.
A Burnley (Regno Unito) un bambino di 11 anni è morto dopo avere ingerito una barretta di cioccolato che gli aveva dato suo padre. La vittima, di nome Raffi Pownall, aveva un’importante allergia al latte. I fatti sono avvenuti lo scorso 8 giugno e sono stati riportati dai quotidiani britannici nella giornata di ieri, lunedì 22 luglio.
Secondo la ricostruzione del perito legale, il padre del bambino aveva acquistato la barretta di cioccolato nella sezione free from di un supermercato Morrisons, ed era quindi convinto che la barretta non contenesse il latte.
Una volta mangiato il cioccolato, tuttavia, Raffi Pownall ha iniziato a sentirsi male e vomitare. Controllando le indicazioni nutrizionali sulla confezione della barretta di cioccolato, l’uomo si è così accorto che la barretta di cioccolato, pur essendo gluten free (senza glutine), conteneva latte in polvere.
Mister Taylor ha allora tentato di aiutare il bambino servendosi di un inalatore e dell’EpiPen (epinefrina o adrenalina, strumento medico che serva a combattere l’anafilassi), ma poiché la situazione del figlio peggiorava ha deciso di chiamare l’ambulanza.
Per Raffi, però, non c’è stato nulla da fare. Il latte in polvere contenuto nel cioccolato ha provocato all’11enne uno shock anafilattico che gli è stato fatale.
Il bambino è stato dichiarato morto alle 17,43 dello stesso giorno presso il Royal Blackburn Hospital.
Il perito legale Richard Taylor ha dichiarato essersi trattato di “morte accidentale in seguito a anafilassi, una severa e pericolosa reazione alle allergie.
“Mister Taylor ha controllato le indicazioni nutrizionali sulla confezione della barretta di cioccolato e si è accorto che conteneva latte in polvere pur essendo senza glutine”, ha spiegato il perito, secondo il quale l’uomo era genuinamente convinto che quella barretta di cioccolato non contenesse latte.
“Il signor Pownall ha fatto tutti il possibile per salvare suo figlio, prima utilizzando il suo inalatore, poi somministrandogli l’EpiPen. Vedendo aggravarsi le condizioni del bambini, l’uomo ha chiamato i soccorsi, ma non c’è stato nulla da fare”.