Avvelenò il marito per rifarsi una vita con l’amante: condannata a 30 anni
Avvelenò il marito per rifarsi una vita con l’amante: condannata a 30 anni
Loredana Graziano, 37 anni, è stata condannata a trent’anni di carcere per aver avvelenato il marito, Sebastiano Rosella Musico, 40 anni, a gennaio del 2019. La sentenza è stata emessa dai giudici della seconda sezione della Corte d’appello di Palermo, che hanno confermato la condanna. Lo riporta Fanpage.
Il medico legale, per il decesso del 40enne, aveva parlato in un primo momento di infarto. Ma i suoi familiari non avevano mai creduto a questa ipotesi.
Grazie alle indagine condotte dai carabinieri e all’esame autoptico sul corpo dell’uomo è stato possibile accertare la morta per avvelenamento con cianuro e un anticoagulante, il Coumadin.
Le indagini erano state riaperte a seguito della testimonianza dell’ex amante della donna, il quale aveva riferito che lei stessa aveva ammesso l’omicidio del 40enne. La causa dell’omicidio sarebbe l’ossessione della 37enne di avere un figlio. Sarebbe infatti andata da un ginecologo insieme al suo amante per tentare una gravidanza, dopo anni di tentativi falliti con il marito.
Avrebbe dunque iniziato a somministrare cianuro al marito, prima di passare all’anticoagulante. L’obiettivo era rifarsi una vita con l’amante e diventare madre.
Il giorno del decesso di Musico, la donna era andata a Palermo in compagnia dell’amante e di un’amica. I giudici hanno respinto la richiesta di arresti domiciliari per Loredana Graziano, interdetta in perpetuo dai pubblici uffici e sospesa dall’esercizio della responsabilità genitoriale per tutta la durata della pena.
Graziano dovrà anche pagare una provvisionale esecutiva di 140mila euro ai familiari del marito. Il risarcimento sarà stabilito con un nuovo processo in sede civile.