Autovelox non omologati, la Cassazione accoglie il ricorso: multa non valida
Autovelox non omologati, la Cassazione accoglie il ricorso: multa non valida
Una miriade di ricorsi e l’annullamento di multe per milioni di euro. Questi, secondo le previsioni dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), potrebbero essere gli effetti di una recente sentenza della Cassazione.
La Suprema corte ha infatti accolto il ricorso di un avvocato di Treviso contro una contravvenzione per eccesso di velocità rilevata da un autovelox. Il dispositivo, collocato sulla strada regionale n.53, risultava autorizzato dal ministero delle Infrastrutture ma non omologato. Questo perché il governo non lo avrebbe a una verifica tecnica più puntuale. Vi sarebbe quindi un vuoto normativo che, in assenza di correzioni, metterebbe al riparo d’ora in poi da conseguenze pecuniarie gli automobilisti colti da autovelox per ora giudicati non regolamentari.
Il timore dei comuni è che su molte strade italiane sono presenti apparecchi uguali a quelli usati dal comune di Treviso sulla “Tangenziale”, aprendo la strada a una pioggia di ricorsi. Per quanto riguarda il solo comune di Treviso sarebbe di poco inferiore ai 4 milioni di euro la somma incassata ogni anno per sanzioni dovute a eccesso di velocità.