Sequestrati autovelox illegali in tutta Italia: chi è stato multato potrebbe essere risarcito
Le forze dell’ordine hanno sequestrato in tutta Italia una serie di autovelox considerati illegali. E ora gli automobilisti che sono stati sanzionati sulla base delle rilevazioni di quegli strumenti potrebbero vedersi risarcire dai rispettivi Comuni.
Il sequestro preventivo è stato eseguito oggi, lunedì 29 luglio dalla Polizia stradale di Cosenza su mandato del Gip, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura locale.
Nel mirino degli inquirenti sono finiti, in particolare, gli autovelox denominati T-EXSPEED v 2.0 con postazioni fisse per il rilevamento della velocità sia media che puntuale.
Gli accertamenti effettuati dalla Polstrada cosentina hanno consentito di appurare, in questi apparecchi, non solo la mancata omologazione ma anche l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento. Si tratta di due elementi indispensabili per accertare la legittimità delle violazioni rilevate.
Gli autovelox in questione fanno capo a società private e vengono dati in noleggio agli enti locali. Secondo gli inquirenti, si apre ora il rischio concreto di danno erariale nel caso di ricorso da parte di utenti a cui spesso i giudici riconoscono oltre l’annullamento del verbale anche il risarcimento delle spese.
Gli autovelox in questione sono stati sequestrati nei seguenti Comuni: Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Pomarico, Cerignola, Pianezza, Piadena, Formigine, Arcola, Carlentini, San Martino in Pensilis.
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