Attacco hacker al memoriale online della Resistenza. L’Anpi: “I partigiani fanno ancora paura al fascismo di oggi”
Il memoriale virtuale della Resistenza italiana, lanciato dall’Anpi, è stato mandato in tilt da un attacco hacker nel giorno del suo debutto sul web. A comunicarlo, nella giornata di ieri, è stata l’associazione. I tecnici si sono messi subito al lavoro per risolvere il problema e questa mattina il memoriale è tornato online sul sito noipartigiani.it.
L’attacco informatico è avvenuto nel momento in cui il progetto veniva presentato durante la trasmissione di Rai3 Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio. Il coordinatore del progetto Gad Lerner ha spiegato su Twitter che la polizia postale ha riferito che l’intrusione “è stata organizzata accuratamente con impiego di risorse economiche significative”.
Nel memoriale si possono consultare regolarmente le interviste ad oltre 150 partigiani e partigiane che hanno partecipato alla lotta per la Liberazione. Nel corso dell’anno, sono stati numerosi gli episodi di incursioni di attivisti di estrema destra negli eventi online riguardanti l’Olocausto e la Resistenza.
“I fascisti e i loro amici se ne facciano una ragione. Non ci faremo intimidire né da questo episodio, né da ogni altro tentativo di soffocare la voce della Resistenza”, ha commentato il presidente dell’Associazione partigiani, Gianfranco Pagliarulo. “La vicenda mette in luce due elementi”, ha aggiunto. “In primo luogo è evidente che l’attacco è stato commissionato da una centrale di natura fascista. Il che vuol dire che i partigiani, nonostante la loro età oramai veneranda, fanno ancora paura al fascismo attuale. In secondo luogo si conferma l’urgenza di disposizioni legislative e giuridiche che contrastino ed impediscano le tante forme di fascismo sul web, dall’apologia alle aggressioni virtuali nelle teleconferenze agli assalti tesi ad oscurare i siti”.