Campionessa d’atletica vola giù da ponte a Roma e muore: “Qualcuno l’ha spinta”
Giallo a Roma. Nella mattinata di giovedì 2 maggio è stato rinvenuto su una banchina del Tevere, a ridosso di Ponte Sisto, il cadavere di una donna di 37 anni.
Si tratta di Imen Chatbouri, 37 anni, di nazionalità tunisina ed ex campionessa di atletica leggera.
Gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza sulle circostanze che hanno portato alla sua morte.
L’unico dato certo, al momento, è che il cadavere della donna è stato trovato a terra col volto tumefatto. È quasi certo che la 37enne si sia schiantata dopo un volo di circa 15 metri.
A dare l’allarme è stato un passante. Al momento però ci si interroga se si sia trattato di un suicidio o se la donna sia stata spinta giù da qualcuno.
Imen Chatbouri lavorava com pr in alcuni locali del centro di Roma, con lo pseudonimo di “Miscia Love”. Era arrivata in Italia 10 anni fa, dopo aver gareggiato come atleta professionista in Tunisia per alcuni anni, in particolare nella disciplina dell’Eptatlon.
Nel 2002 aveva vinto la medaglia di bronzo ai campionati africani.
Una ragazza che, fino a qualche mese fa, abitava con lei in un appartamento vicino a Piazza Pio XI ha riferito al Messaggero: “Era felice perché le era stato accordato anche il reddito di cittadinanza – dice – non avrebbe più avuto problemi economici. Aveva lottato tanto per la vita affrontando e vincendo ben due tumori. Difficile credere che possa avere fatto un gesto volontario o che abbia perso l’equilibro, anche se beveva, con il suo fisico muscoloso e mascolino reggeva l’alcol”.
Sempre al quotidiano romano, un’amica di Imen ha dichiarato: “Mi disse che l’ex la picchiava, che discutevano spesso”.
La 37enne infatti si era sposata e poi separata con un uomo di Palermo.
Gli inquirenti in queste ore stanno cercando di far luce sulle frequentazioni della tunisina, nel tentativo di risolvere il mistero.