Denuncia l’anziana madre per avere mille euro di assegno di mantenimento, il tribunale dà ragione alla 92enne
Aveva chiesto alla madre un assegno di mantenimento da mille euro al mese, ritenendo di essere invalido e inabile al lavoro: la vicenda è finita in tribunale, e a spuntarla è stata la donna, ora 92enne, a discapito del figlio di 70 anni.
La vicenda aveva avuto inizio nel 2011 con la denuncia dell’uomo. La madre “serbando una condotta contraria alla morale della famiglia – si legge nel capo d’imputazione della donna – faceva mancare i mezzi di sussistenza a suo figlio nonostante fosse intervenuto nel novembre del 2011 il provvedimento del giudice del Tribunale Civile di Lecce, Sergio Memmo, con cui alla donna veniva intimato di versare entro il 5 di ogni mese la somma di 1000 euro in favore del figlio a titolo di assegno alimentare”.
Ma nel corso dell’istruttoria la difesa ha depositato atti per dimostrare che l’accusante, insieme a sua moglie, poteva contare su una liquidità tra i 200 e i 285mila euro. Stando alle perizie è inoltre emerso che l’uomo non era invalido e quindi inabile a lavoro.
Alla luce di tutto ciò la 92enne è stata assolta dalla giudice monocratica della seconda sezione penale Meri Giuri perché il fatto non sussiste.