Arrestata Laura Bonafede, la maestra che incontrava Matteo Messina Denaro al supermercato
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Per anni sarebbe stata vicino a Matteo Messina Denaro, proteggendolo durante la latitanza: con l’accusa di “favoreggiamento” e “procurata inosservanza di pena” aggravati dall’aver agevolato Cosa nostra i carabinieri del Ros hanno arrestato Laura Bonafede, maestra e figlia dello storico boss di Campobello di Mazara, Leonardo Bonafede. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Paolo Guido e dal pm della Dda Gianluca de Leo.
Due giorni prima dell’arresto del boss stragista, era stata filmata al supermercato mentre parlava con lui: secondo gli inquirenti avrebbe provveduto alle necessità di vita quotidiana del latitante, facendo per lui la spesa. I due condividevano un linguaggio in codice per proteggere l’identità di altri complici nella cerchia del boss. È la cugina di Andrea Bonafede, il prestanome di Matteo Messina Denaro grazie al quale il capomafia aveva iniziato il ciclo di cure per il cancro di cui soffre. È sposata con il mafioso ergastolano Salvatore Gentile, in carcere per due omicidi commissionati proprio dal boss arrestato a Palermo.
Indagata per “favoreggiamento” e “procurata inosservanza di pena” anche sua figlia, Martina Gentile, legata al capomafia – secondo l’accusa – da un forte rapporto di affetto. “Laura Bonafede, dopo avere conosciuto Matteo Messina Denaro nel 1997 – scrive il gip Aldredo Montalto – ha addirittura instaurato con lo stesso uno stabile rapporto quasi familiare coinvolgente anche la figlia Martina Gentile, durato dal 2007 sino al dicembre 2017 quando venne necessariamente interrotto a seguito di un’importante ennesima operazione di polizia, per poi riprendere, appena ‘calmatesi le acque’ negli ultimi anni sino all’arresto del latitante il 16 gennaio 2023”.