“Sapeva che il paziente era Matteo Messina Denaro”: arrestato Alfonso Tumbarello, medico del boss
Alfonso Tumbarello, medico 70enne che ha avuto in cura Matteo Messina Denaro sotto il falso nome di Andrea Bonafede, sapeva che quest’ultimo fosse soltanto un prestanome del boss di Cosa Nostra: questa l’accusa del procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia e dell’aggiunto Paolo Guido, che hanno ordinato l’arresto del professionista di Campobello di Mazara.
I carabinieri del Ros e i colleghi del comando provinciale di Trapani lo hanno condotto in carcere insieme a un suo collaboratore, che si occupava di consegnare le ricette: si tratta del cugino omonimo di Andrea Bonafede.
“Concorso esterno in associazione mafiosa” e “falso” sono i capi d’accusa contestati a Tumbarello, mentre il collaboratore deve invece difendersi per “procurata inosservanza della pena”, quella di Messina Denaro
Secondo chi indaga, il medico aveva firmato prescrizioni al latitante per consentirgli di essere operato nel 2020 a Mazara del Vallo, e poi di avere le cure oncologiche di cui aveva bisogno alla clinica Maddalena di Palermo, dove è stato arrestato nel blitz dello scorso 16 gennaio.
Era in pensione dallo scorso 31 dicembre, ma sarebbe rimasto in servizio, a tempo pieno, per curare il superlatitante.
Il provvedimento firmato dal gip Alfredo Montalto contesta al medico di “aver compilato e redatto numerosissimi falsi documentali a nome del suo assistito Bonafede Andrea, garantendo all’esponente di vertice dell’intera associazione Matteo Messina Denaro, durante la sua latitanza, l’assistenza sanitaria, l’accesso alle cure pubbliche ed un intero percorso terapeutico sotto falsa identità”.
Consigliere provinciale per l’Udc, nel 2006 Tumbarello si candidò alle elezioni regionali della Sicilia nella stessa lista, che quell’anno vide la riconferma a governatore di Totò Cuffaro, poi costretto alle dimissioni due anni più tardi dopo la condanna per favoreggiamento di Cosa Nostra.
Alfonso Tumbarello ottenne 2.697 preferenze, ma non fu eletto. Cinque anni dopo, nel 2011, si candidò a sindaco del suo paese, Campobello di Mazara, appoggiato dal Polo delle Libertà. Anche in questa occasione, però, il medico non riuscì a vincere, venendo estromesso persino dal ballottaggio.