Covid, Arcuri annuncia vaccinazione di massa nel 2021: “Gran parte popolazione vaccinata nei primi 9 mesi”
Il governo sta lavorando “alacremente” al piano di distribuzione, conservazione e somministrazione dei vaccini anti Covid e nel corso del 2021 punta di arrivare alla somministrazione su larga scala. Sono queste le informazioni che il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19,
“Si tratterà della più grande campagna di somministrazione di vaccini mai vista“, ha spiegato Arcuri. Il Commissario ha dichiarato che, “sulla base delle previsioni, non ancora validate, una parte importante della popolazione potrà essere vaccinata nel primo semestre del prossimo anno o entro il terzo trimestre del prossimo anno“, ma “bisognerà vedere se i processi autorizzativi andranno tutti in porto e se tutti gli italiani vorranno farsi il vaccino”.
“Dobbiamo essere in grado di vaccinare ogni italiano che lo vorrà” ha aggiunto Arcuri precisando che per ora però “non è previsto l’obbligo” di vaccinarsi. Il commissario ha detto che 1,7 milioni di italiani verranno vaccinati nella seconda parte di gennaio attraverso il vaccino anti-Covid predisposto da Pfizer. “Come tutti sanno stiamo disegnando un piano. Il primo vaccino che avremo a disposizione sarà quello di Pfizer, all’Italia arriveranno subito 3,4 milioni di dosi, ovvero nella seconda parte di gennaio, quando noi dovremo essere pronti a somministrarlo. Queste dosi saranno utili a vaccinare 1,7 milioni di italiani, perché ogni persona necessita di due dosi nel giro di tre settimane“.
“Il ministro della Salute”, ha aggiunto Arcuri, “sottoporrà al Consiglio dei ministri e poi al Parlamento questo piano per dividere le categorie di cittadini a cui verranno somministrati i vaccini via via che arriveranno le dosi nel nostro Paese. Noi suggeriamo di considerare due grandi variabili: l’esposizione al contagio di alcune categorie e il livello della fragilità”.
“Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire il processo di somministrazione, la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire la tracciabilità di questi beni sul territorio”, ha dichiarato il Commissario, che, in risposta a chi gli chiedeva se si pensa a un certificato speciale o patentino per i vaccinati, ha aggiunto: “Sarà possibile e sarà il ministero della Salute a stabilire concretamente come”.
Per quanto riguarda la logistica, Arcuri ha chiarito i frigoriferi necessari per conservare i vaccini – come quello Pfizer che dovrà stare a -70 o -80 gradi – ci sono” (“I frigoriferi? Se non ci fossero sarebbe impossibile avere i vaccini. Certo che ci sono”). Intanto, lunedì sarà bandita la gara per le siringhe e gli aghi necessari. “Non so se siamo in ritardo, ho la presunzione di credere di no – ha spiegato Arcuri – sarebbe paradossale avere i vaccini e non le siringhe”.
Leggi anche: 1. Covid, il vaccino AstraZeneca produce una “forte risposta immunitaria negli anziani”/2. Pfizer: “Vaccino anti Covid efficace al 95%, presto autorizzazione a produrlo”/3. Covid, vaccino Moderna efficace al 94,5%: “Dura fino a 30 giorni nei frigoriferi di casa”
4. “La Lombardia ha già finito i vaccini antinfluenzali”. La mail di Ats Milano rivela la catastrofe del modello lombardo /5. Esclusivo TPI – “Nessun richiamo ai bambini perché non hanno abbastanza dosi di vaccino”: l’accusa delle mamme all’Ats di Milano