Anguillara Veneta concede la cittadinanza onorararia a Bolsonaro. Scoppia la protesta: “È un assassino”
Anguillara Veneta concede la cittadinanza onorararia a Bolsonaro. Scoppia la protesta: “È un assassino”
Un coro di proteste ha accolto la decisione di Anguillara Veneta di concedere la cittadinanza onoraria al controverso presidente del Brasile Jair Bolsonaro, discendente di un emigrato dal paesino della bassa padovana. Con il voto favorevole dei 9 consiglieri di maggioranza, ieri il consiglio comunale di Anguillara Veneta ha approvato la mozione promossa dalla sindaca leghista Alessandra Buoso per conferire la cittadinanza al presidente brasiliano, recentemente accusato di omicidio per la il fallimento della campagna vaccinale.
Una decisione contestata sia a livello locale che al di là dei confini nazionali, attirando proteste anche dai missionari italiani in Brasile. “Attribuire una simile onorificenza a Jair Bolsonaro sarebbe un fatto simbolico molto grave”, avevano scritto in una nota i missionari della Consolata a Boa Vista, nello stato di Roraima, prima del voto. “A lui vengono imputate scelte devastanti, a cominciare dall’assalto all’Amazzonia e ai suoi popoli indigeni per finire con una gestione incosciente della pandemia di Covid-19 che, nel grande paese latinoamericano, ha già fatto oltre 600mila morti”.
Solo mercoledì scorso, il politico di destra è stato accusato di omicidio da una commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione fallimentare della pandemia nel paese sudamericano, che ha portato il Brasile ad avere il secondo bilancio più alto al mondo per morti da Covid-19. Di ieri invece la notizia che Facebook e YouTube hanno rimosso dalle proprie piattaforme un video in cui Bolsonaro sostiene che i vaccini contro Covid-19 portino all’Aids.
Durante la seduta del consiglio comunale ad Anguillara Veneta, da cui nel 1888 il bisnonno dell’attuale capo di Stato brasiliano partì per il Sud America, diversi manifestanti hanno protestato urlando “vergogna” e “assassino”. “Si è distinto per gli elogi alla dittatura militare, per il disprezzo e le offese a donne e omosessuali, le minacce di incarcerare i rivali politici, a cui si sono poi aggiunte le grottesche accuse alle Ong per gli incendi che hanno devastato l’Amazzonia. Come si può essere fieri di un personaggio del genere? Davvero le sue origini possono prevalere su questo campionario di orrori?”, aveva detto negli scorsi giorni la vice capogruppo del Partito democratico Veneto Vanessa Camani.
Secondo la sindaca leghista Buoso, il riconoscimento è stato conferito simbolicamente all’intero Brasile. “La cittadinanza è di fatto conferita al presidente quale delegato di un popolo, eletto democraticamente dal suo popolo che ora rappresenta, ma simbolicamente è conferita ad una intera nazione, il Brasile”. Bolsonaro è atteso ad Anguillara Veneta il prossimo 1° novembre, quando riceverà il riconoscimento e farà visita all’anagrafe in cui sono iscritti i suoi antenati.