Andrea Giambruno si difende e replica in tv agli attacchi: “Polemica surreale, stiamo rasentando il ridicolo” | VIDEO
Giambruno si difende: “Polemica surreale, stiamo rasentando il ridicolo”
Finito al centro delle polemiche per le sue dichiarazioni sulle violenze sessuali avvenute a Palermo e a Caivano, Andrea Giambruno si difende in tv e replica agli attacchi.
Il giornalista, compagno della premier Giorgia Meloni, nel corso della sua trasmissione, Diario del Giorno, in onda su Rete 4, infatti, aveva dichiarato: “Forse dovremmo essere più protettivi nel dialogo e nel lessico. Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti – non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo – ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi”.
Parole che hanno inevitabilmente sollevato un polverone ma che, secondo il conduttore, sono state fraintese e strumentalizzate.
Giambruno, infatti, sempre durante la trasmissione Diario del giorno, ha deciso di fare chiarezza su quanto affermato rispondendo a muso duro a chi lo ha attaccato.
“Nelle ultime ore sta impazzando una polemica del tutto surreale, mi è doveroso precisare che nessuno in questo luogo ha giustificato l’atto, anzi sono stati utilizzati termini molto precisi come ‘abominevole’ per quanto riguarda l’atto e sono stati definiti ‘bestie’ gli autori di tale atto. Tutti coloro hanno utilizzato” quanto detto “in maniera strumentale e fuorviante, distorcendo la realtà lo stanno facendo o perché in malafede o perché hanno seri problemi di comprendonio”.
La replica di Andrea #Giambruno alle polemiche oggi a Tg4 – Diario del giorno.pic.twitter.com/prBpT2R2HW https://t.co/S7oODpQUah
— LALLERO (@see_lallero) August 29, 2023
“A tutti coloro che vanno a ruota consiglio di seguire la puntata di Il diario del giorno e di interpretare in maniera corretta quanto detto” dichiara ancora Giambruno che poi sottolinea di parlare non “solo a titolo mio personale ma anche a tutela di un’azienda, di un direttore e di un gruppo di lavoro che mi supporta”.
Il giornalista, quindi, conclude così il suo intervento: “Mettiamo fine a tali polemiche perché stiamo rasentando il ridicolo, la politica credo che abbia cose ben più interessanti da fare che non quelle di occuparsi di uno spazio giornalistico”.