Alzano e Nembro, Gallera ammette: “La Regione Lombardia poteva creare la Zona Rossa. Ho approfondito, esiste una legge”
Alzano e Nembro, Gallera ammette: “Lombardia poteva creare zona rossa”
Dopo settimane di rimbalzi di responsabilità tra il Governo e la Regione Lombardia sulla mancata Zona Rossa ad Alzano Lombardo e Nembro, i due comuni in provincia di Bergamo da cui si è in parte originato il focolaio di Coronavirus nell’intera Lombardia e su cui TPI ha condotto un’inchiesta (qui la ricostruzione completa della vicenda), è arrivata l’ammissione dell’assessore regionale al Welfare e alla Sanità, Giulio Gallera. La Regione aveva la facoltà di istituire una Zona Rossa nei due comuni del Bergamasco, interessati fin dal 23 febbraio scorso da un’ondata di contagi decisamente del resto della provincia. Che, non arginata a causa della mancata chiusura, ha contribuito notevolmente ad aumentare il numero di casi nel Nord Italia.
Stamattina, ospite di Agorà su Rai 3, Gallera ha ammesso – al contrario di quanto detto dal presidente della Regione, Attilio Fontana, ieri – di aver “approfondito la questione” e di aver scoperto che “effettivamente c’è una legge che consente” alla Regione Lombardia di istituire una Zona Rossa nei comuni particolarmente colpiti dal Coronavirus. Alla domanda sul motivo per cui questo, allora, non sia avvenuto, l’assessore ha commentato: “Eravamo convinti che sarebbe stata attivata la Zona Rossa di lì a pochi minuti” e “non avrebbe avuto senso fare un’ordinanza, quando tutti i fatti concludevano che il Governo la stava facendo”.
Subito dopo, Gallera ha aggiunto: “La sera del 3 marzo io ero in collegamento con il dottor Brusaferro e ragionavamo su questa Zona Rossa e lui mi disse che stavano chiudendo la richiesta formale per l’istituzione della Zona Rossa nella bergamasca al Governo. Il 5 marzo arriva ad Alzano e Nembro un cospicuo numero di militari e, a quel punto, con anche l’indicazione dell’Istituto Superiore di Sanità, ci aspettavamo l’istituzione della Zona Rossa. Noi il 4 o il 5 marzo avremmo potuto farla? Sì, può essere. Ma aveva senso farla, quando avevamo l’evidenza che il Governo la stava per emanare?”.
La norma a cui ha fatto riferimento Gallera è l’articolo 32 della legge 833 del 1978, il Testo Unico che regola e attribuisce le competenze legislative a Stato e Regioni in materia Sanitaria. Al comma 1 di tale articolo, si legge che il Ministro della Sanità può emettere ordinanze urgenti in materia di igiene e sanità pubblica. Ma al comma 3, si dice che lo stesso può essere fatto “dal presidente della giunta regionale o dal sindaco” con efficacia limitate al territorio da essi governato.