Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:47
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Home » Cronaca

Alzano e Nembro, Gallera ammette: “La Regione Lombardia poteva creare la Zona Rossa. Ho approfondito, esiste una legge”

 

Alzano e Nembro, Gallera ammette: “Lombardia poteva creare zona rossa”

Dopo settimane di rimbalzi di responsabilità tra il Governo e la Regione Lombardia sulla mancata Zona Rossa ad Alzano Lombardo Nembro, i due comuni in provincia di Bergamo da cui si è in parte originato il focolaio di Coronavirus nell’intera Lombardia e su cui TPI ha condotto un’inchiesta (qui la ricostruzione completa della vicenda), è arrivata l’ammissione dell’assessore regionale al Welfare e alla Sanità, Giulio Gallera. La Regione aveva la facoltà di istituire una Zona Rossa nei due comuni del Bergamasco, interessati fin dal 23 febbraio scorso da un’ondata di contagi decisamente del resto della provincia. Che, non arginata a causa della mancata chiusura, ha contribuito notevolmente ad aumentare il numero di casi nel Nord Italia.

Stamattina, ospite di Agorà su Rai 3, Gallera ha ammesso – al contrario di quanto detto dal presidente della Regione, Attilio Fontana, ieri – di aver “approfondito la questione” e di aver scoperto che “effettivamente c’è una legge che consente” alla Regione Lombardia di istituire una Zona Rossa nei comuni particolarmente colpiti dal Coronavirus. Alla domanda sul motivo per cui questo, allora, non sia avvenuto, l’assessore ha commentato: “Eravamo convinti che sarebbe stata attivata la Zona Rossa di lì a pochi minuti” e “non avrebbe avuto senso fare un’ordinanza, quando tutti i fatti concludevano che il Governo la stava facendo”.

Subito dopo, Gallera ha aggiunto: “La sera del 3 marzo io ero in collegamento con il dottor Brusaferro e ragionavamo su questa Zona Rossa e lui mi disse che stavano chiudendo la richiesta formale per l’istituzione della Zona Rossa nella bergamasca al Governo. Il 5 marzo arriva ad Alzano e Nembro un cospicuo numero di militari e, a quel punto, con anche l’indicazione dell’Istituto Superiore di Sanità, ci aspettavamo l’istituzione della Zona Rossa. Noi il 4 o il 5 marzo avremmo potuto farla? Sì, può essere. Ma aveva senso farla, quando avevamo l’evidenza che il Governo la stava per emanare?”.

La norma a cui ha fatto riferimento Gallera è l’articolo 32 della legge 833 del 1978, il Testo Unico che regola e attribuisce le competenze legislative a Stato e Regioni in materia Sanitaria. Al comma 1 di tale articolo, si legge che il Ministro della Sanità può emettere ordinanze urgenti in materia di igiene e sanità pubblica. Ma al comma 3, si dice che lo stesso può essere fatto “dal presidente della giunta regionale o dal sindaco” con efficacia limitate al territorio da essi governato.

L’inchiesta di TPI sulla mancata chiusura della Val Seriana per punti:

TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Alessia, l’amicizia e gli incontri di una donna trans con Papa Francesco: “Chiamiamoci per nome, così si abbattono i pregiudizi”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale
Cronaca / Migranti, transgender, poveri e detenuti per l'ultimo saluto a Papa Francesco
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Alessia, l’amicizia e gli incontri di una donna trans con Papa Francesco: “Chiamiamoci per nome, così si abbattono i pregiudizi”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale
Cronaca / Migranti, transgender, poveri e detenuti per l'ultimo saluto a Papa Francesco
Cronaca / Venerdì 25 aprile continua l’omaggio dei fedeli a Papa Francesco, poi il rito di chiusura della bara
Cronaca / La tomba di Papa Francesco si potrà visitare già da domenica mattina
Cronaca / Come si chiamerà il prossimo Papa? Le ipotesi e la profezia di Bergoglio: “Dopo di me Giovanni XXIV”
Cronaca / Papa Francesco e il benefattore anonimo per la sepoltura: spunta l’ipotesi Berlusconi
Cronaca / Il testamento di Papa Francesco: "Seppellitemi nella terra"
Cronaca / Il neuropsichiatra Stefano Vicari a TPI: "Quasi 5 minori al giorno arrivano al Bambino Gesù per problemi psichiatrici”
Cronaca / L’Italia ha un problema con i femminicidi: quasi tre al mese nel primo trimestre del 2025