Alzano e Nembro, segreto militare sulla mancata zona rossa: Consiglio di Stato nega accesso documenti
Il Consiglio di Stato nega l’accesso ai documenti dopo l’azione intrapresa dall’Agenzia di stampa italiana (Agi) per fare chiarezza su uno dei nodi della gestione della pandemia. Il tribunale amministrativo ha deciso che lo Stato non deve rivelare perché 400 militari sono stati inviati all’ingresso della Val Seriana tra il 5 e l’8 marzo 2020 senza istituire la zona rossa, come avvenne invece a Codogno e in altri comuni del Lodigiano, richiamandoli alla base. A riportare stralci del documento a firma dei magistrati Luigi Maruotti e Giovanni Pescatore sono il sito di Gianluigi Paragone e Bergamo News. Alla base della decisione il fatto che “sono stati impiegati gli stessi contingenti di Forze armate addetti all’operazione ‘Strade Sicure’, il cui utilizzo è stato disposto in attuazione delle direttive generali di pianificazione annuale, in relazione alle quali sussiste un’esigenza di riservatezza volta a secretare le linee della programmazione strategica di impiego delle risorse umane e strumentali”.
Come si evince dalla sentenza, una relazione del 2 febbraio 2022 ha contribuito a convincere i magistrati che vi sono esigenze di riservatezza, quelle invocate dal Ministero dell’Interno. Dunque, fu una decisione maturata in ambito militare. “Non c’è stato alcun atto governativo specifico di impiego delle forze militari nelle zone di Nembro e Alzano“, la spiegazione del Ministero.
Prossimamente l’inchiesta completa di Francesca Nava, in esclusiva su TPI in edicola.
L’INCHIESTA DI TPI SULLA MANCATA CHIUSURA DELLA VAL SERIANA PER PUNTI:
- Quel 23 febbraio ad Alzano Lombardo: così Bergamo è diventato il lazzaretto d’Italia (Parte I inchiesta di Francesca Nava su TPI)
- ESCLUSIVO TPI: Una nota riservata dell’Iss rivela che il 2 marzo era stata chiesta la chiusura di Alzano Lombardo e Nembro. Cronaca di un’epidemia annunciata (Parte II inchiesta di Francesca Nava su TPI)
- Il dirigente condannato, l’assessore incompetente, il direttore pentito. La catena di comando che poteva fermare il virus all’ospedale di Alzano Lombardo ma non l’ha fatto (Parte III inchiesta di Francesca Nava su TPI)
- Quel decreto del 23 febbraio ignorato da tutti: Alzano e Nembro dovevano essere chiusi anche con un solo positivo
- “In Lombardia non si potevano fare zone rosse, non si poteva fermare la produzione”: parla a TPI il presidente di Confindustria Lombardia
- Coronavirus all’ospedale di Alzano: dopo l’inchiesta di TPI la Procura di Bergamo indaga per epidemia colposa
- Quelle migliaia di vittime che potevamo risparmiarci con la zona rossa ad Alzano e Nembro: i dati che certificano una tragedia
- ”Quel 7 marzo a Bergamo: strade affollate e tutto aperto”: videoreportage di Selvaggia Lucarelli alla vigilia dell’inferno
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- “Non vogliamo leggere le tue cazzate”: così rispose la Regione Lombardia, il 22 febbraio, alla segnalazione di creare ospedali ad hoc da Covid-19 per isolare i pazienti e fermare il contagio
- Gallera: “Il 22 febbraio già sapevamo dei casi di Coronavirus ad Alzano Lombardo” | VIDEO
- Dopo l’inchiesta di TPI sulla mancata chiusura di Alzano e Nembro, dalla Protezione Civile una prima conferma: la nota riservata dell’Iss era stata letta e valutata dal comitato scientifico
- Alzano, dopo l’inchiesta di TPI la Procura di Bergamo indaga per epidemia colposa
- Gallera ai pm: “Non sapevo che potevamo essere noi a chiudere”
- No Conte, i giornalisti fanno domande, criticano e controllano, non devono “scrivere decreti”
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- “L’Istituto Superiore di Sanità ha raccomandato al governo la chiusura di Nembro e Alzano Lombardo”: così Gallera il 6 marzo scorso confermava la nota dell’Iss emersa grazie all’inchiesta di TPI | VIDEO
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