Alfredo Cospito ha interrotto lo sciopero della fame: “Riportatemi in carcere a Sassari”
Alfredo Cospito ha interrotto lo sciopero della fame
Alfredo Cospito ha interrotto lo sciopero della fame, iniziato il 20 ottobre scorso per protestare contro il regime carcerario duro del 41bis al quale è sottoposto.
La decisione dell’anarchico arriva all’indomani della pronuncia della Corte Costituzionale, che apre a uno sconto di pena, che ha dichiarato illegittimo il quarto comma dell’articolo 69 del codice penale “nella parte in cui vieta al giudice di considerare eventuali circostanze attenuanti come prevalenti sulla circostanza aggravante della recidiva di cui all’art. 99, quarto comma, cod. pen., nei casi in cui il reato è punito con la pena edittale dell’ergastolo”.
È stato lo stesso detenuto a compilare un modulo prestampato in cui annunciava la sua decisione di ricominciare ad alimentarsi.
“Dichiaro di interrompere lo sciopero della fame” ha scritto Alfredo Cospito, che poi avrebbe espresso la volontà di ritornare nel carcere di Bancali, a Sassari, in cui era recluso prima del trasferimento a Milano per motivi clinici.
Già nelle ultime settimane, l’anarchico, che ha perso 50 chili e accusato numerosi problemi di salute, aveva iniziato ad assumere integratori, brodo vegetale, qualche bustina di parmigiano, bevande e latte. “Non avremmo mai pensato che sarebbe giunto vivo al 18 aprile” aveva dichiarato recentemente il suo legale.