“Sono una buona mamma”: così Alessia Pifferi ai poliziotti dopo aver fatto morire di stenti la figlia
“Sono una buona mamma”: sono queste le parole che Alessia Pifferi, 36enne accusata di aver lasciato morire di stenti la propria figlia di sedici mesi, avrebbe detto ai poliziotti appena l’hanno arrestata e portata in carcere a San Vittore. La donna avrebbe abbandonato la piccola in casa per sei giorni per raggiungere il nuovo compagno in un paesino della provincia di Bergamo.
Sono diverse le ipotesi che ruotano attorno alla morte della piccola: la bambina potrebbe essere morta di stenti e quindi lasciata senza nulla che potesse garantirle di sopravvivere. Potrebbe anche essere stata narcotizzata: accanto al suo corpicino sono stati trovati un biberon e un boccetta mezza vuota di benzodiazepine. In questo caso si spiegherebbe perché nessuno in sei giorni l’abbia sentita piangere. La nonna della bimba, al momento, si è trincerata nel silenzio: alcuni cronisti l’avrebbero vista rientrare in casa e a loro avrebbe urlato “andate via o vi denuncio”.