Alessandra De Stefano sul suo addio alla Rai: “Ho provato a cambiarla e sono diventata il nemico”

Alessandra De Stefano ha guidato Rai Sport per un anno e mezzo, lasciando Saxa Rubra in anticipo rispetto alla scadenza del suo mandato – che si sarebbe esaurito nel 2024 – e cedendo la direzione a Marco Franzelli. Prima donna a ricoprire un incarico così prestigioso nella testata, ha spiegato i perché del suo passo indietro. “In Rai se provi a fare una scelta diversa diventi subito un nemico. Ci sono colleghi che ancora ti dicono: ho fatto uno share. No, non hai fatto tu l’ascolto, ma l’evento cui hai partecipato. E se provi a cambiare un volto c’è chi si sente esiliato”, dice in un’intervista rilasciata oggi a Repubblica.
Tra le criticità anche la querelle tra l’azienda ed Enrico Varriale, a processo per le presunte aggressioni a due sue ex compagne, da tempo demansionato: “Da donna non me la sentivo di reintegrarlo, Varriale è stato sospeso, ma non da stipendio e benefit. Lui voleva tornare a condurre e si è rivolto a un giudice del Lavoro, è una questione delicata. Io, per la mia posizione, avrei dovuto rispondere del danno erariale. Sarei diventata il direttore donna che lo rimetteva in video, in attesa della sentenza del tribunale”.
L’esperienza a Saxa Rubra non è stata priva di screzi, a specifica domanda “si aspettava meno veleni?” De Stefano ha ribattuto: “Chi oggi mi augura buona Parigi è una persona falsa. Io credo che un direttore abbia il diritto di rinnovare, anche se oggi domina l’ossessione degli ascolti, c’è molta più concorrenza, è cambiata la fruizione della tv e la parola Rai non apre più le porte come una volta. Sono stata scelta per cambiare, quando mi sono accorta che dovevo cambiare io e questo mi causava sofferenza anche fisica, ho preferito deviare ed evitare il burrone”.