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Occupa per 30 anni abusivamente una casa a due passi dal Duomo di Milano, ora gli vengono chiesti gli arretrati

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A tre minuti a piedi da piazza del Duomo, con l’università Statale di fronte, in pieno centro a Milano, un uomo ha abitato abusivamente in un’abitazione comunale per trent’anni, dal 1983 al 2013. Oggi, dieci anni esatti dopo il termine dell’occupazione, il Comune gli ha chiesto 88.131 euro per “mancato pagamento del canone di locazione e oneri accessori”.

La casa si trova al civico 1 di via Bergamini, all’angolo con via Larga, proprio nei pressi di Piazza Fontana: in quella zona gli affitti sono alle stelle, eppure l’uomo, del quale si conoscono soltanto le iniziali, M.P., è riuscito a viverci gratuitamente.

L’occupante ha impugnato in Tribunale la richiesta di Palazzo Marino, così gli uffici della “riscossione coattiva” del Comune hanno riesaminato la pratica e sono giunti infine a una rideterminazione “in misura inferiore a quanto originariamente indicato nell’ingiunzione impugnata”.

In totale è stato applicato uno “sconto” di circa 65mila euro, il “credito liquido ed esigibile” che chiede adesso l’amministrazione è di 22.476,85 euro, relativo al solo periodo luglio 2011/novembre 2013. Nella delibera non vengono chiariti i punti misteriosi della vicenda, ad esempio come abbia fatto l’inquilino ad occupare gratuitamente l’alloggio, quali scuse abbia addotto o perché ci siano voluti trent’anni per notare l’illecito.

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