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Centinaia di militanti fanno il saluto romano per l’Acca Larentia: il video choc

Domenica 7 gennaio centinaia di neofascisti si sono radunati a Roma in via Acca Larenzia, nel quartiere Tuscolano, per commemorare la strage di Acca Larentia.

Schierati in strada come un esercito, i militanti hanno sfoderato all’unisono saluti romani ricordando i nomi dei “camerati caduti”.

Non risulta che i neofascisti siano stati identificati dalle forze dell’ordine o che gli organizzatori della manifestazione siano stati sanzionati.

Questo rituale si ripete indisturbato ormai ogni anno. Il 7 gennaio 1978 a Roma davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano in via Acca Larenzia due giovani militanti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, furono uccisi da un gruppo dell’estrema sinistra.

Nei successivi scontri con le forze dell’ordine morì anche un terzo attivista della destra sociale, Stefano Recchioni. Da allora ogni anno i neofascisti commemorano i “camerati caduti” facendo il saluto romano nel luogo dell’agguato.

Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Roma, 7 gennaio 2024. E sembra il 1924. Domani (oggi per chi legge, ndr) presenteremo un’interrogazione al Ministro Piantedosi, quel che è accaduto non è accettabile. Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte, come dice la Costituzione”.

Anche Carlo Calenda, leader di Azione, è intervenuto sull’accaduto: “Questa – ha scritto dal suo profilo X – è una vergogna inaccettabile in una democrazia europea”.

Il video è diventato virale sui social, dove molti utenti sottolineano come i neofascisti vadano avanti indisturbati con i loro rituali mentre se un normale cittadino osa gridare “Viva l’Italia antifascista” viene immediatamente identificato dalla Digos.

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