25 Aprile, striscioni anti Usa e Nato a Roma. Anpi: “Inopportuni”
Polemiche durante i festeggiamenti per il 25 Aprile. “Basta guerre. Contro Putin e contro la Nato”: recita uno striscione di Rifondazione comunista esposto in largo Bompiani, a Roma. Poco più in là uno stendardo rappresenta la morte con la falce e un mantello con la bandiera americana. Manifesti dunque anti Stati Uniti e contro la Nato che assumono un particolare significato in questi mesi di forte tensione internazionale, dopo l’invasione della Russia in Ucraina.
L’Anpi, l’associazione dei partigiani, ha subito preso le distanze: “Non condivido queste bandiere, sono inopportune, ce ne occuperemo. Siamo grati agli Alleati e alle migliaia di giovani statunitensi morti per la Liberazione dell’Italia”, commenta il presidente di Anpi Roma e Lazio, Fabrizio De Sanctis. “Vogliamo mantenere il senso di festa nazionale fondamentale del nostro paese e il senso di commozione per i caduti della Resistenza – aggiunge – Abbiamo sempre condannato l’occupazione di uno Stato sovrano. Il tema centrale è la pace. Noi siamo contro l’invio delle armi e il riarmo dell’Europa”.
Il corteo dell’Anpi a Roma, organizzato dalle 9.30 alle 11.30 circa, è partito sulle note di Bella Ciao da largo Benedetto Bompiani (Tor Marancia) per arrivare a piazzale Ostiense, luogo simbolo della Resistenza romana. Una lunga marcia tra tricolori, bandiere rosse e della pace e di Emergency. Tra gli striscioni quello della Cgil: “Noi con i fascisti abbiamo finito di parlare il 25 aprile del 1945”.
Sempre a Roma, le associazioni partigiane che non aderiscono all’Anpi, Fiap, Anpc, Fivl, Aned, Anfim e di Ucraini in Italia, con l’adesione di +Europa e Azione, alle 9, in Piazza di Torre Argentina, hanno organizzato una propria iniziativa alternativa con lo slogan: “Celebrare la Liberazione è schierarsi con la resistenza di Kiev”.