18enne pakistana scomparsa dopo le nozze combinate: nuovi inquietanti dettagli in un video
Oltre un mese fa Saman Habbas, giovane pakistana di 18 anni, è scomparsa nel nulla a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, dopo aver denunciato i genitori che volevano costringerla a nozze combinate. La famiglia è tornata d’urgenza in Pakistan e della ragazza non ci sono tracce. Gli inquirenti della Procura di Reggio Emilia indagano ora sull’opzione omicidio, soprattutto dopo gli ultimi inquietanti dettagli emersi grazie ad un video delle telecamere di sorveglianza.
Il video della telecamera di sorveglianza
Tre persone che si avviano verso un campo con delle pale e altri attrezzi, ripresi da una videocamera di sorveglianza. I tre misteriosi personaggi ripresi dal dispositivo di sicurezza escono dalla casa di famiglia della giovane e vi fanno ritorno dopo circa tre ore. Le immagini inquadrano tre persone – con due pale e un secchio, con un sacchetto azzurro e un piede di porco – dirette verso i campi sul retro della casa di Novellara, la sera del 29 aprile scorso, per rientrare circa dopo due ore e mezza. I fotogrammi sono agli atti dell’inchiesta.
La Procura che coordina le indagini condotte dai carabinieri ha subito predisposto un piano di ricerca dei tre fuggitivi e ha cercato anche il corpo della giovane nelle immediate vicinanze della sua abitazione, anche mediante lo svuotamento dei canali di irrigazione. Sono stati impegnate anche le squadre cinofile e i vigili del fuoco ma al momento non è stato ancora rinvenuto nulla.
I precedenti
Ancora minorenne Saman Habbas si era rivolta ai servizi sociali perché i genitori l’avevano destinata a nozze islamiche combinate con un cugino connazionale. Una volta maggiorenne aveva deciso di tornare a Novellara, comune della Bassa Reggiana dove risiedeva il padre da circa 10 anni, allontanandosi successivamente per qualche settimana in Nord Europa. La ragazza non sarebbe partita con loro, in base agli accertamenti con gli aeroporti.
A destare l’allarme è la mancanza di una denuncia della scomparsa assieme all’improvviso allontanamento della famiglia. Per il momento vige il massimo riserbo degli inquirenti ma non si esclude il ricorso a rogatorie internazionali per indagini tra i familiari.
Il 2 maggio scorso gli agricoltori per cui il padre di Saman, Shabbar Abbas, lavora, che sono anche proprietari della casa in cui la famiglia pakistana vive, avevano cercato l’uomo perché coprisse le serre in balìa del vento. Shabbar non c’era. C’era il figlio minore, di 16 anni: aveva detto che il resto della famiglia, Saman compresa, si trovava in Pakistan per la malattia di una zia. Qualche giorno dopo sarebbe partito anche il ragazzino assieme ad alcuni cugini.
L’isolamento
Secondo i racconti dei pochi che qualche volta la vedevano, sempre assieme alla madre passeggiare in campagna, Saman avrebbe voluto frequentare il liceo, ma la famiglia non voleva che prendesse i mezzi pubblici per andare fuori Novellara. Di fatto viveva in casa, pochissimi amici e nessun contatto assiduo con l’esterno. Non era inserita da anni in un percorso scolastico e non aveva profili social. La sua scomparsa è avvolta nel mistero.