Una testimonianza di pace e accoglienza per lo sviluppo locale e internazionale
Domenica 18 Settembre 2022 ricorre la XXXIV Giornata nazionale delle Offerte deducibili per il sostentamento dei sacerdoti: un atto di riconoscenza verso coloro che aiutano le comunità e i cittadini più bisognosi con la loro missione quotidiana. Uniti nel Dono trasmette il calore della gratitudine ai 33 mila preti diocesani presenti sul territorio italiano.
L’impegno giornaliero di Don Andrea Bisacchi si concretizza in una delle zone con più sfaccettature della città di Torino: il multietnico quartiere di Borgo Dora, dove opera come parroco a San Gioacchino in Torino. A pochi passi dalla parrocchia, compie la sua missione il Sermig, il Servizio Missionario Giovani fondato a Torino il 24 maggio del 1964 da Ernesto Oliviero: da sempre, il Sermig si è consolidato come punto di riferimento per la comunità in numerose iniziative di pace, di solidarietà e di promozione dello sviluppo a livello locale e internazionale.
Insieme ad altri cinque sacerdoti, Don Andrea esercita il suo sacerdozio tramite la “Fraternità della Speranza”. “Del Sermig mi ha colpito la fraternità cristiana – spiega Don Andrea Bisacchi – e quella cura che tutti mettono nel provarci sempre a tendere la mano, ad aiutare.”
Don Andrea conobbe il Sermig quando aveva solo 16 anni. Attraversato da dubbi e timori, decise di ritornare per un discernimento vocazionale. “È stato un tempo di silenzio, di preghiera, ma anche di difficoltà e fatica” sottolinea il Don – La chiave di volta per me è stata una frase di Ernesto in un momento di particolare crisi. Mi disse che nessuno, nel mio rapporto personale con Dio, avrebbe potuto impedirmi di vivere la vita già da sacerdote. Questa sua espressione mi fece guardare la realtà con occhi completamente diversi”. L’ordinazione avvenne ben 16 anni dopo, nel 2015, assieme ai compagni della “Fraternità della Speranza” Simone Bernardi e Lorenzo Nacheli.
L’impegno del Servizio Missionario Giovani si attiva in un contesto di solidarietà locale, un quartiere in cui convivono quattro comunità islamiche e 30 nazionalità differenti, ma legate dal desiderio di comunione: “La celebrazione dell’eucarestia, tutto parte da lì e tutto torna lì, ed è proprio attraverso lo sguardo eucaristico che abbiamo visto i più bisognosi del nostro tempo, giovani e bambini, e quindi siamo ripartiti dall’oratorio e dal catechismo”.
Ma l’azione del Sermig si spinge fino alle grandi missioni internazionali, con la raccolta di beni per la comunità Ucraina portata avanti da 300 mila torinesi: oltre 1.500 tonnellate di viveri raccolti per più di 80 tir partiti per l’Europa. “Il servizio ai giovani non si ferma alla parrocchia – conclude don Andrea – con l’Arsenale e il Pala Sermig la fraternità sostiene i ragazzi del quartiere nell’impegno scolastico attraverso lo sport, la danza e il teatro che li aiuta a crescere nel servizio alla pace e alla cittadinanza attiva”.
Una contaminazione quotidiana che si estende oltre i confini del già complesso Borgo Dora, coinvolgendo attivamente il resto della città. Infatti, il 2 agosto del 2021, l’allora vescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia ha affidato la cura della Basilica di Superga alla fraternità del Sermig.