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Titanic, la storia vera e le curiosità sul naufragio che mise fine a un’epoca

Immagine di copertina

Il gigantesco transatlantico, affondato nelle gelide acque dell'oceano nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, era l'avanguardia di quegli anni

Titanic, la storia vera e le curiosità sul naufragio che mise fine a un’epoca

Quella del Titanic doveva essere una storia di grandezza e magnificenza ed è diventata la storia del naufragio più tragico di tutti i tempi. Simbolo perfetto di quella Belle époque di cui vide il tramonto dopo essere affondato nell’oceano Atlantico a largo della Groenlandia, il Titanic rappresentava il progresso scientifico e tecnologico, nonché lo sfarzo e l’opulenza del periodo di profonda innovazione tecnologica e socio-culturale che terminò con l’inizio della Prima guerra mondiale.

La nave più grande e sicura mai costruita, avanguardia dell’epoca, affondò la notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912, trascinando con sé negli abissi circa 1.500 persone. Migliaia di vittime di quel primo viaggio verso l’America di un transatlantico, l’RMS Titanic, che avrebbe dovuto attraversare l’oceano settimanalmente, in modo veloce ed efficiente. Almeno questa era l’idea, il progetto, di William Pirrie e dell’architetto Thomas Andrews dei cantieri navali Harland and Wolff di Belfast, in Irlanda, che iniziarono a costruirlo nel marzo del 1909. Tre anni dopo, nel marzo del 1912, il Titanic era pronto per il suo viaggio inaugurale: salpato il 10 aprile dal porto inglese di Southampton con destinazione New York, il Titanic non raggiunse mai quella che oggi viene chiamata la Grande Mela.

Titanic: tutto quello che c’è da sapere sul colossal di James Cameron

Storia di una tragedia

Titanic storia vera – Erano le 23.40 del 14 aprile 1912 quando il Titanic, gigantesca e sfarzosissima nave della compagnia White Star Line con a bordo 2.227 persone tra passeggeri ed equipaggio, si scontrò contro un enorme iceberg e affondò dopo essersi spezzata in due. Non fu possibile evitare quell’impatto poiché l’equipaggio era sprovvisto di strumenti – come cannocchiali e binocoli – che potessero permettere un avvistamento dell’iceberg a una distanza che avrebbe potuto permettere di virare per tempo e perché – come hanno raccontato successive ricostruzioni – la nave procedeva a una velocità molto elevata, di circa 22,5 nodi.

Così, dopo sole 2 ore e 40 minuti dall’impatto con l’iceberg, la nave di 46.328 tonnellate e una lunghezza di 269 metri, il cui costo di realizzazione fu pari a 1.5 milioni di sterline, affondò nell’oceano. Chi viaggiava in prima classe aveva pagato un biglietto con un prezzo davvero esorbitante per quei tempi, 3.100 dollari circa: una cifra nettamente distante da quei 32 dollari pagati da chi era riuscito a salire in terza classe sulla nave che portava in America.

Una nave che offriva ogni confort ai suoi ricchi viaggiatori ma che, amaramente, non riuscì a portarli a destinazione. Secondo l’inchiesta che fu aperta il mese successivo alla tragedia dell’affondamento, alle 13.30 del 14 aprile 1912 Bruce Ismay, direttore della compagnia White Star, a bordo del Titanic ricevette un messaggio che metteva in allerta sulla presenza di ghiaccio sulla rotta del transatlantico. La decisione di Ismay, a quel punto, fu quella di modificare la rotta ma non di abbassare la velocità di crociera della nave. Una scelta che si rivelò fatale e che portò, come detto, la nave a scontrarsi contro l’enorme iceberg, avvistato dall’equipaggio ad occhio nudo quando era ormai troppo tardi per virare.

“Prima che il ponte fosse completamente sommerso, il Titanic s’innalzò verticalmente per tutta la sua lunghezza e, forse per 5 minuti, vedemmo almeno 150 piedi della nave alzarsi sopra il livello del mare, diretta contro il cielo. Poi precipitando obliquamente disparve sott’acqua”. Questa una delle testimonianze di chi, come Lawrence Beesley, ha avuto la fortuna di mettersi in salvo e poter raccontare quella tragedia.

Il relitto del Titanic fu ritrovato con la spedizione, la prima, del 1 settembre 1985, grazie alla quale fu localizzato a 3.800 metri di profondità a sud est di Terranova, isola canadese dell’Oceano Atlantico.

Titanic storia vera: alcune curiosità sul transatlantico affondato

Ecco dieci curiosità sulla “nave più grande del mondo” che ancora oggi giace sul fondale dell’Atlantico:

  1. Durante la traversata il Titanic fece una sosta in Irlanda per caricare sulla nave numerosi emigranti irlandesi.
  2. Tra gli uomini presenti nella prima classe della nave vi erano personaggi illustri dell’epoca, tra cui la milionaria di Denver Margaret “Molly” Brown, personaggio presente anche nel film di James Cameron
  3. In prima classe, come passeggero, viaggiava Thomas Andrews, il principale progettista del Titanic che, proprio come nel colossal di Cameron, scelse di affondare insieme alla sua nave
  4. La notte del 14 aprile 1912 furono molte le segnalazioni da parte dei telegrafisti sulla presenza di possibili iceberg sulla rotta del Titanic, come quella del piroscafo Californian, che si trovava a pochi chilometri dal Titanic: nessuno prestò attenzione a quell’importante avviso
  5. Alcuni scienziati sostengono che se il Titanic fosse stato colpito frontalmente e quindi il comandante non avesse chiesto di virare a sinistra, la nave sarebbe arrivata a New York con soli due compartimenti stagni danneggiati
  6. I passeggeri della nave non presero sul serio lo schianto con l’iceberg, tanto che alcuni di loro usarono il ghiaccio per giocare a pallone o addirittura per rinfrescare il proprio drink a tavola (proprio come si vede nel film con Leonardo Di Caprio)
  7. Nel pomeriggio del 14 aprile 1912 era in programma un’esercitazione nel caso ci fosse stata qualche emergenza, ma fu annullata. Quella stessa notte i passeggeri del Titanic, convinti fosse un’esercitazione, si lamentarono dell’orario non capendo subito di essere in pericolo
  8. Alcuni testimoni hanno raccontato che il capitano della nave si è gettato in mare dopo aver salvata la vita a un bambino
  9. L’ultima canzone suonata dall’orchestra della nave – dei cui componenti nessuno sopravvisse – fu Neare, My God To Thee
  10. La temperatura dell’acqua dove si verificò l’affondamento era di circa 0 gradi e le persone in mare avevano circa 10 minuti di tempo prima di morire per congelamento
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