Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Costume

Vuole assomigliare ad Angelina Jolie, arrestata per blasfemia

Immagine di copertina

È accaduto in Iran. La ragazza è accusata di aver insultato i simboli islamici, tra i quali l’hijab

Vuole assomigliare ad Angelina Jolie, arrestata per blasfemia

Una ragazza iraniana, famosa su Instagram per i suoi post in cui faceva di tutto per essere la sosia della star di Hollywood Angelina Jolie, è stata arrestata per blasfemia.

Ad osservare le sue foto, Sahar Tabar, questo il nome della giovane, in realtà sembrerebbe assomigliare di più a “la sposa cadavere” di Tim Burton.

Occhi infossati, un sorriso innaturalmente gonfio e un naso arricciato, quasi da cartone animato. La ragazza, di ventidue anni, era diventata famosa già l’anno scorso, quando le sue foto e i suoi video erano diventati virali in tutto il mondo. Sahar sosteneva di aver subito una cinquantina di interventi di chirurgia plastica, ma le foto pubblicate sul suo profilo Instagram sembrerebbero smentirla.

Probabilmente, infatti, colei che è stata descritta come la “versione zombie” di Angelina Jolie è soltanto un’abile esperta di make up e di photoshop, che riusciva a sorprendere i fan trasformando il suo viso con il trucco e con alcuni ritocchi digitali.

Secondo quanto riportato dalla agenzia iraniana Tasnim, la ragazza è stata denunciata e arrestata per “crimini culturali e corruzione morale e sociale”. In altre parole, le accuse sono quelle di blasfemia, istigazione alla violenza, guadagni illeciti e incitamento dei giovani alla corruzione. Reati ritenuti piuttosto gravi in Iran, perché, secondo la legge, la ragazza ha insultato i simboli islamici, tra i quali l’hijab.

Dopo l’arresto l’account Instagram ufficiale di Sahar Tabar è stato cancellato.

Quella di Sahar Tabar è solo l’ultima delle storie di persone che in Iran hanno avuto problemi con la giustizia. La sua vicenda si unisce a una lunga lista di influencer, blogger e lavoratori nel mondo della moda arrestate a causa del proprio lavoro.

Iran, fino a dieci anni di carcere per le donne che si mostrano sui social senza velo
Ti potrebbe interessare
Costume / Filippo De André parla del papà Cristiano: "Con lui non ho rapporti"
Costume / Prestiti online: quali sono gli aspetti da valutare quando si sceglie tra tasso fisso e variabile
Costume / “Trump is not my president. E grazie ar c***o sei de Ostia”: lo striscione apparso a Roma diventa virale
Ti potrebbe interessare
Costume / Filippo De André parla del papà Cristiano: "Con lui non ho rapporti"
Costume / Prestiti online: quali sono gli aspetti da valutare quando si sceglie tra tasso fisso e variabile
Costume / “Trump is not my president. E grazie ar c***o sei de Ostia”: lo striscione apparso a Roma diventa virale
Costume / Digital Angels presenta la nuova brand identity e il nuovo logo
Costume / Frasi per il 1 novembre 2024: aforismi, citazioni e auguri per la Festa di tutti i Santi
Costume / Sostenibilità e benessere: come piccole scelte migliorano la vita quotidiana
Costume / Allevamenti di Pangasio e certificazione ASC
Costume / No, l’Obesità non è solo un problema di peso
Costume / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Costume / Dentifrici Dr. Sheffield’s: efficacia, gusto e sostenibilità con l’antica ricetta naturale